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Borgosesia, via libera al raddoppio della casa di riposo nell’ex ospedale

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Si scongiurerebbe così il deterioramento della struttura di piazzale Lora

Sfruttare il vecchio ospedale per ricavarne una “succursale” della casa di riposo Sant’Anna: una possibilità che si fa sempre più concreta per il Comune di Borgosesia. E’ arrivata in questi giorni una svolta fondamentale per il futuro dello stabile di piazzale Lora, con la conferma della rinuncia di una Fondazione privata al progetto di riqualificazione. Rinuncia che apre ora le porte al Comune per ottenere dalla Regione la titolarità dei futuri posti letto convenzionati.

Un’evoluzione nel settore della socio-assistenza è da sempre fra le prospettive principali che riguardano l’utilizzo dell’ex “Santi Pietro e Paolo”. E qualcosa si muove, anche se per ora solo sulla carta: «C’era un progetto in questo senso di una Fondazione privata – spiega il sindaco Paolo Tiramani – un progetto per la creazione di una struttura assistenziale con disponibilità di 114 posti letto. Il privato ha rinunciato a portare avanti l’operazione, e questo permette al Comune di subentrare e pensare concretamente ad assicurare l’ampliamento della casa di riposo di Sant’Anna».

In pratica, alla rinuncia della Fondazione, il Comune di Borgosesia ha chiesto alla Regione l’assegnazione della titolarità dei posti letto: «Abbiamo espresso il nostro interesse, e ci sono stati segnali incoraggianti – chiarisce il primo cittadino – Si tratta di 44 posti a regime convenzionato, e altri settanta liberi. E’ questo il passo più importante, perchè con l’assenso della Regione, possiamo disporre dei posti letto e metterli a disposizione della casa di riposo».

Il recupero del vecchio ospedale di piazzale Lora resta una delle priorità per l’amministrazione comunale, inserito fra i progetti da realizzare nel corso della legislatura. L’urgenza è duplice, da un lato occupare gli spazi da tempo vuoti, dall’altro scongiurare il deterioramento dell’immobile. E la creazione di una “succursale” di Sant’Anna è una delle idee su cui si sta lavorando, sicuramente la principale: «Diventerebbe la naturale prosecuzione della casa di riposo cittadina, a cui resterebbe la gestione – evidenzia Tiramani -. A Sant’Anna gli spazi sono saturi e non è possibile allargare lo stabile: gli spazi al vecchio ospedale sono l’ideale per ricavare una sede staccata. La strada è certamente lunga, ma la volontà e la collaborazione sono massime e tutto sta procedendo in quella direzione».

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