Attualità
Brusnengo ha ricordato l’ex sindaco Piero Poverello
Con una lettera del gruppo consiliare di minoranza a cui si è associata anche l’attuale amministrazione
Se ne è andato per sempre un mese fa e durante l’ultimo consiglio comunale è stato ricordato. Il gruppo “Amici di Brusnengo” formato da Margaret Civerolo, Elisabetta Mariani e Paolo Tonanzi ha voluto ricordare l’ex sindaco Piero Dante Poverello con una lettera a cui anche la maggioranza si è associata.
«Vorremmo prima di tutto esprimere il nostro dolore per la perdita di Piero Poverello che è stato per noi un punto di riferimento, sia come sindaco che come consigliere, capace, attento alle problematiche comunali, innovativo e sempre curioso. In secondo luogo vorremmo ricordare e rendere merito al suo lavoro svolto nel corso dei numerosi anni dedicati con impegno e passione al suo comune e ai suoi cittadini, senza badare a orari e senza disdegnare mansioni utili al comune, anche se al di fuori del proprio ruolo. Si possono avere idee differenti sul come indirizzare e governare un’amministrazione comunale, ma non gli si può negare che la sua azione è sempre stata caratterizzata dalla correttezza istituzionale, dal rispetto rigoroso delle norme, da una capacità amministrativa preziosa, da una curiosità innata che l’ha sempre spinto a cercare soluzioni innovative per il comune e da una fantasia che, spesso, gli ha consentito di trovare soluzioni semplici a problemi complessi. E’ riuscito a rendere il comune “tutto digitale” e ciò gli è stato riconosciuto a livello nazionale con premi importanti: il suo progetto è stato preso come modello di riferimento a scala nazionale. Ha realizzato il “bilancio facile e comprensibile”: spesso anche gli addetti ai lavori non riescono a cogliere tutti gli aspetti presenti in un bilancio redatto secondo le norme imposte dallo Stato, complesso e a volte criptico. Il suo merito è stato quello di cercare di rendere più chiaro un importante e fondamentale documento e di permettere a tutti di capirlo senza particolari difficoltà.Ha inventato il “cruscotto del sindaco” attraverso il quale monitorare l’andamento delle entrate e delle uscite per tenere facilmente sotto controllo l’andamento dei conti comunali. Vogliamo ricordare i suoi “pensierini”, che hanno sempre rappresentato, con un linguaggio semplice, uno spunto di riflessione su problemi seri, spesso sottovalutati dai più. La sua azione ed il suo operato sono dei fatti che hanno caratterizzato il suo mandato amministrativo e come tali rimangono ed il giudizio su di essi riteniamo che non possa che essere positivo».
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