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Cammino di San Carlo: nel percorso c’è anche Varallo

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Cammino di San Carlo

Cammino di San Carlo: il percorso di 200 chilometri fa tappa anche a Varallo.

Cammino di San Carlo

Duecento chilometri tra beni di valore storico, artistico e religioso. Da Arona a Viverone si snoda il cosiddetto “Cammino di San Carlo”, lungo 200 chilometri, che da Arona – passando per i Sacri Monti di Orta, Varallo e Oropa – confluisce nella via Francigena e che nella metà del Cinquecento fu più volte percorso dal cardinale Carlo Borromeo, cui si deve la denominazione della via storica.
L’altro giorno il “Cammino” è stato l’argomento di un incontro ad Arona tra i rappresentanti dei 45 comuni interessati dal progetto, al quale ha partecipato anche la Città di Varallo attraverso il suo vice sindaco Pietro Bondetti. Il primo tratto infatti, con partenza da Arona e arrivo a Postua, tocca anche la Valsesia e la Valsessera: l’itinerario dopo Orta sale a Pella, ad Arola, quindi a Civiasco, raggiunge Varallo, scende a Quarona, Borgosesia e poi devia per Guardabosone e Postua per poi proseguire, attraverso altre 21 località, nel territorio biellese fino a raggiungere Viverone.

Le strutture

«Alla riunione indetta dal sindaco di Arona – spiega Bondetti – c’erano i rappresentanti dei comuni che costituiscono il primo tratto dell’itinerario. L’obiettivo era ribadire l’importanza a fini turistici di questo percorso unico nel suo genere per tutto il territorio e di pubblicizzarne le varie tappe e i punti di ristoro presenti. Inoltre si coinvolgeranno gruppi Aib e alpini per la pulizia dei sentieri». Varallo ricopre un ruolo di primo piano nella seconda tappa dell’itinerario che da Orta San Giulio raggiunge appunto la città del Sacro Monte attraverso un percorso di 17 chilometri. «Tra le località valsesiane toccate dal Cammino di San Carlo – spiega Bondetti – Varallo ai fini ricettivi può offrire molto. Grazie agli alberghi presenti sia in città sia al Sacro Monte, ai bed and breakfast, all’ostello comunale, ai tanti bar e ristoranti è in grado di accogliere e offrire punti di ristoro a un notevole numero di escursionisti del “Cammino di San Carlo”. Pertanto durante la riunione ad Arona ho ribadito la piena disponibilità del nostro Comune a collaborare alla promozione non solo dell’itinerario ma anche dei suoi punti di accoglienza».

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