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Caprile ristruttura casa e trova un pozzo del ‘600
Caprile ristruttura casa e scopre un pozzo scavato 300 anni fa.
Caprile ristruttura casa e trova un pozzo del ‘600
Ristrutturando casa ha scoperto di avere nel cortile un pozzo risalente alla fine del 1600 in perfetto stato. La scoperta è stata fatta a Caprile nei pressi di un’abitazione che Marco Galvan sta ristrutturando. È difficile trovare un pozzo così antico e soprattutto ancora così profondo. Si trova nel cortile della casa in via di ristrutturazione. Incuriosito ha contattato il Gescav Valsesia, il Gruppo esplorazione e studi cavità artificiali Valsesia.
Un’opera d’arte
Il presidente del Gescav Danilo Carpani lo ha definito senza mezzi termini “un’opera d’arte”. «Il pozzo ha una profondità di 32 metri – spiega Carpani -. Risale alla fine del 1600 e gli inizi del 1700. Attualmente ha una profondità di 26 metri e negli anni è stato riempito in parte. Sul fondo aveva ancora materiale di risulta. Per una decina di metri è incamiciato con sassi squadrati a mano legati tra loro con calce. E poi proseguiva scavato nella roccia friabile, sicuramente quarzite». Una struttura che ha resistito dei secoli. «In alcuni punti ci sono stati distacchi – spiega -. Ma è arrivato fino a noi quasi completamente integro, una vera e propria opera d’arte a livello costruttivo». In fondo sono stati trovati alcuni rospi ancora vivi probabilmente finiti in fondo al pozzo perché attirati dall’umidità.
Ora va valorizzato
Il pozzo di Caprile verrà valorizzato. «Come ha detto il proprietario – riprende Carpani – l’intenzione è di mettere un vetro spesso perché si possa vedere in fondo e inserire poi una striscia di luci a led che si possa illuminare in tutta la sua lunghezza la cavità». Alle operazioni di ispezione nel pozzo di Caprile hanno partecipato Marco Galvan proprietario dell’immobile e dell’appezzamento di terra, Danilo Carpani presidente del Gescav, Maurizio Morgani segretario, Marina Carpiani responsabile biblioteca, Carlo De Pietro Maria, Gigi Giardini storico del gruppo che ha avuto modo di approfondire le sue ricerche, Claudio Fenaroli e Marco Sterna che è responsabile di magazzino delle attrezzature.
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