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Centro incontro Prato Sesia: assurdo tenerlo aperto per tre persone

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Centro incontro Prato Sesia: assurdo tenerlo aperto per tre persone. Il presidente dell’Unione montana replica al sindaco: “La struttura aveva un deficit di 30mila euro all’anno”.

Centro incontro Prato Sesia: assurdo tenerlo aperto per tre persone

«Apprendo dai giornali che il Comune di Prato Sesia ha deciso di non rinnovare la convenzione con l’Unione montana a seguito della chiusura del centro incontro Carlo Polo: noi gestiamo soldi pubblici e dobbiamo farlo con oculatezza e capacità amministrativa senza lasciarci trasportare da alcun altro tipo di considerazione: a tutti piacerebbe avere una casa di riposo “sotto casa”, ma è necessario che i conti tornino… e a Prato Sesia non tornavano da tempo».

Questo il tono della risposta di Francesco Pietrasanta, presidente dell’Unione montana Valsesia, al Comune di Prato Sesia, che aveva deciso di abbandonare la convenzione socio-assistenziale della Valsesia a seguito della decisione, appunto, di chiudere il Centro incontro.

Deficit di 30mila euro all’anno

Spiega Pietrasanta che «il centro, organizzato per offrire assistenza a dieci persone, da tempo contava solo tre ospiti. E solo nel 2021, sono state registrate perdite per oltre 30mila euro. A quel punto era inevitabile prendere una decisione, visto l’immobilismo del sindaco a fronte dei nostri ripetuti consigli e suggerimenti per stimolarlo a mettere in atto strategie che potessero dare impulso alla struttura: appurato che non c’erano esigenze di ricovero da parte di altre persone, né sul nostro territorio né su quelli di consorzi vicini, abbiamo ricollocato i tre ospiti in altre strutture della zona e abbiamo arginato lo sperpero di risorse pubbliche, sospendendo il servizio».

“Adesso non ci sono più margini”

«Noi comunque avevamo sospeso, non chiuso, e questo fa una grande differenza – spiega ancora il presidente -. A volte la fretta e la superficialità giocano brutti scherzi, e la decisione del sindaco Boraso di abbandonarci frettolosamente ha decretato la condanna a morte del centro incontro Carlo Polo che, a malincuore, non credo potrà mai più riaprire, almeno come è stato gestito fino a oggi. A quel punto sarò curioso di vedere cosa diranno alla cittadinanza…»

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