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Civiasco ricorda gli albergatori che partirono per aprire l’attività a Barcellona

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Quando da Civiasco partirono gli albergatori per aprire le loro attività a Barcellona. La Pro loco ha organizzato due eventi per celebrare i concittadini.

Civiasco ricorda gli albergatori che partirono

Il Ferragosto di quest’anno ha presentato ai frequentatori di Civiasco una prospettiva del paese inedita. La Pro loco, in collaborazione con il Comune, ha organizzato nei giorni 13 e 15 agosto due eventi volti a dare risalto alle caratteristiche storico-ambientali del paese.

In particolare ha avuto risalto l’assetto urbanistico che nei due secoli scorsi fu realizzato dagli emigranti, grazie ai fiorenti risultati dagli stessi conseguiti nell’industria alberghiera in Spagna.

Come è cambiata la principale via del paese

Soprattutto a Barcellona, infatti, i civiaschesi gestirono i più prestigiosi alberghi della Rambla, la famosa arteria che corre dal centro al porto. E proprio alla Rambla è stata paragonata via Ercole Durio, che attraversa Civiasco dal suo ingresso alla chiesa parrocchiale. Qui infatti gli emigranti costruirono al ritorno in patria le loro signorili abitazioni, dove agli stili classici (dalle case con “loggia valsesiana” al “liberty”) si accompagna una nota spagnoleggiante.

Una conferenza

Molto partecipate, nei limiti imposti dalle vigenti norme sanitarie antivirus, entrambe le manifestazioni indette per l’occasione. Venerdì 13 agosto, nel palazzo comunale “Durio”, l’interessante relazione della dottoressa Eva Fernandez, antropologa di Barcellona e legata a Civiasco da una frequentazione che risale alla prima giovinezza. Il tema della conferenza era “La rilevante presenza civiaschese nell’industria alberghiera catalana dei secoli XIX e XX”.

E una visita guidata

Domenica 15, invece, il percorso guidato dalla dottoressa Giuseppina Ghisio Sillano lungo la “Rambla civiaschese” con le case di origine emigratoria in Spagna contrassegnate dal nome del primo proprietario e dalla data di costruzione. Un approfondimento che ha coinvolto visibilmente i numerosi presenti e a cui ha fatto seguito, sulla stessa via, il pranzo a base di paella, accompagnata dalla locale toma dell’alpe Lincé e dai gustosi canestrini, il tipico dolce locale.

Seguiranno altri eventi

La Pro Loco è intenzionata a proseguire su questo filone culturale magari coinvolgendo anche le località del vicino Cusio. Lo stesso sindaco di Orta San Giulio, intervenuto all’incontro del 13 agosto, ha confermato di essere interessato.

Civiasco è infatti l’unico paese in Valsesia ad aver concentrato la propria emigrazione nell’industria alberghiera in Spagna. Ma anche molti emigranti di Orta si trasferirono a Barcellona impiegandosi nel medesimo settore. Negli anni, la comune destinazione iberica ha creato vincoli commerciali e familiari, tuttora vivi, tra i due versanti.

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