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Coldiretti Vercelli-Biella: le caciotte solidali per salvare le stalle colpite dal terremoto

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Si possono acquistare anche presso la cooperativa ”L’agricoltura a tavola” di Borgosesia 

Arriva anche nelle nostre province la caciotta solidale ‘’salva stalle’’, fatta con il latte raccolto negli allevamenti terremotati del Centro Italia per sostenere la ripresa delle attività e la ricostruzione. L’intero incasso della vendita – spiega Coldiretti – sarà devoluto alle aziende agricole danneggiate dal sisma. La caciotta della solidarietà, riconoscibile dalla speciale etichetta “Aiutaci ad aiutarli”, pesa 1,3 kg, sarà venduta al prezzo di 10 euro e sarà disponibile presso due punti vendita di Campagna Amica sul nostro territorio: alla cooperativa ‘’L’agricoltura a tavola’’ di Borgosesia, in corso Vercelli, e nell’azienda agricola ‘’Naturalia’’ di Federica Rosso a Vercelli, in frazione Larizzate. «Far vivere le stalle – spiegano Paolo Dellarole e Maria Lucia Benedetti, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Vercelli Biella – significa far ripartire l’economia e l’occupazione e contrastare l’abbandono in un territorio dove l’agricoltura è fondamentale».

L’obiettivo dell’iniziativa – spiega la Coldiretti interprovinciale – è fermare l’abbandono delle aree terremotate con il lavoro per la popolazione, che nelle campagne significa soprattutto salvare le stalle. Il tutto grazie a una rete di solidarietà coordinata dalla Coldiretti con la collaborazione della cooperativa ‘’Grifo latte’’, che nonostante le difficoltà ha garantito continuità nel ritiro e nella trasformazione del latte. Da parte sua, l’Associazione Italiana Allevatori (AIA), sulla base delle richieste, ha invece consegnato carrelli per la mungitura e generatori di corrente, mentre i Consorzi Agrari d’Italia (CAI) sono impegnati a fornire cibo per l’alimentazione degli animali.

Inoltre è stato aperto uno specifico conto corrente denominato “Coldiretti Pro-Terremotati” (IBAN: IT 74 N 05704 03200 000000127000), dove indirizzare la raccolta di fondi, per consentire ad agricoltori, cittadini, strutture economiche e cooperative lungo tutta la penisola di collaborare in questa azione di solidarietà. Sono quasi mille le aziende agricole delle campagne terremotate dove si sono verificati danni strutturali alle case, alle stalle e ai fabbricati rurali ma anche perdite di mercato per la difficile collocazione del prodotto, costi aggiuntivi per la sistemazione degli animali sfollati con 6mila pecore e mucche presenti nella zona, ora anche colpita dal maltempo fino al crollo delle presenze negli agriturismi per la paura del sisma.

Il dato è confermato dal monitoraggio realizzato dalla Coldiretti in occasione degli incontri sull’emergenza terremoto che ha interessato un’area, tra le campagne di Lazio, Umbria e Marche, dove sono presenti quasi mille aziende agricole e allevamenti. Lo stress provocato dalle scosse ha causato un crollo della produzione di latte. Non solo stalle, ma anche fienili e casolari sono lesionati o distrutti, con gli allevatori che non li possono abbandonare. C’è così bisogno di roulotte e tende per stare vicini agli animali che devono mangiare tutti i giorni. Le mucche, poi, vanno munte due volte al giorno.

 

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