Attualità
Comunità alloggio disabili: in primavera cinque posti in più
Comunità alloggio disabili di Portula: al via il progetto “Noikos” per accogliere cinque persone.
Comunità alloggio, il progetto
Un punto di riferimento per le persone con disabilità: gli alloggi nella comunità “L’Albero” di Portula diventano realtà. E’ stato presentato il progetto Noikos che prevede la realizzazione degli alloggi per cinque persone entro fine marzo 2020 e si punta a far entrare nella struttura i primi ospiti a partire dall’autunno 2020. La finalità del progetto “gruppo appartamento” è quella di offrire ai nuovi ospiti adeguati spazi di vita “indipendente” in un contesto educativo e terapeutico idoneo, per sostenere lo sviluppo personale di soggetti privi, in tutto o in parte, dell’aiuto delle famiglie.
L’organizzazione
La responsabile del servizio socio assistenziale dell’Unione montana Valsesia Renata Antonini, sottolinea che verrà definita una nuova organizzazione della vita quotidiana, con connotazioni simili alla vita familiare, seppure la comunità terapeutica ed educativa sarà sempre il punto di riferimento: «I servizi socio assistenziali dell’Unione montana hanno sono da tempo impegnati a diversificare le risposte verso la comunità offrendo percorsi di cura ed integrazione personalizzati, che devono declinarsi con i cambiamenti dei bisogni sociali e di cura. Particolare importanza, in questo nuovo progetto, verrà data al lavoro di gruppo, cioè all’ambiente relazionale percepito dai singoli, al vissuto comune».
Condivisione
La vita all’interno del gruppo appartamento sarà all’insegna della condivisione: «Punto di forza del progetto – spiega Diego Bessi, coordinatore dell’area handicap della Comunità L’Albero e del Centro Disabili Varallo – sarà la creazione di un clima giusto in cui le persone si sentono “insieme con”, ovvero insieme con altri simili, legati non solo da un compito o percorso da svolgere, bensì da una corrente di sentimento reciproco, di intesa». Il progetto è cofinanziato: 70mila euro dal bando Gal “Montagne Biellesi” in collaborazione con Regione Piemonte e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella; 70mila euro tramite il bando regionale “Dopo di noi”; 50mila euro reperiti dall’associazione handicappati Valsessera tramite fondi propri e da privati; 30mila euro dall’Unione Montana della Valsesia.
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