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Confraternite di Romagnano salvano la Madonna con il Bambino

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La pala sarà collocata nella cappella di Santa Marta

È stata inaugurata qualche sera fa nella chiesa abbaziale di Romagnano la pala lignea dedicata alla Madonna con il bambino, Santa Marta e San Gaudenzio, sottoposta a un importante restauro. Sono numerosi gli appassionati e i semplici curiosi che hanno preso posto fra i banchi della chiesa di San Silvano per vedere l’opera rinnovata. La pala sarà poi collocata nella cappella di Santa Marta.
A finanziare il restauro sono state le confraternite del Corpus Domini e della Madonna Addolorata, che il parroco don Gianni Remogna ha ringraziato.

«Fra i compiti della Confraternita – ha ricordato Giuseppe Ruga, del Corpus Domini, su incarico del priore – c’è anche quello di tenere vive le tradizioni legate alla liturgia. Abbiamo pensato di restaurare la tavola lignea per la presenza, nel dipinto, di due disciplinari di santa Marta: si tratta, in un certo senso, di confratelli, seppur di qualche secolo fa. L’impegno economico richiesto per le operazioni, però, era importante e ci siamo resi conto che non avremmo potuto farcela da soli. Abbiamo quindi chiesto alle consorelle dell’Addolorata, che sono state disponibili a dividere a metà i costi».

La Confraternita del Corpus Domini è impegnata già da tempo nella cura dei beni artistici religiosi: grazie a loro sono stati restaurati, fra le altre cose, una bacheca lignea della Congregazione della Gioventù e i bastoni utilizzati dalle Confraternite durante le processioni. Le consorelle, a loro volta attive nell’ambito, hanno accolto con favore la proposta: «Riteniamo fondamentale – ha spiegato la priora Carla Scolari Cacciami – recuperare queste forme di preghiera, soprattutto in questo periodo storico di crisi dei valori, affinché anche le nuove generazioni possano venirvi in contatto». Paolo Mira, direttore dell’ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Novara, si è complimentato: «Non possiamo che essere felici vedendo una comunità che si impegna a conservare i propri beni».

Anche Massimiliano Caldera, funzionario della Soprintendenza, si è congratulato con le Confraternite. Ha inoltre ripercorso il lavoro eseguito dal restauratore Maurizio Guidotti Sottini, che non ha potuto essere presente. Il funzionario ha spiegato che il supporto è stato trovato in buone condizioni, mentre il dipinto presentava alcune zone critiche. Risultato, probabilmente, di attenzioni elargite in buona fede ma da mani inesperte nei secoli scorsi: in passato, per esempio, capitava che i dipinti venissero puliti con la soda caustica, per ravvivare il colore. Tale pratica, però, rovinava alcuni tratti. «Il restauratore ha saputo restituire all’immagine la sua perfetta leggibilità».

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