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Coronavirus Piemonte: province di Asti e Alessandria diventano “zona rossa”

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Coronavirus Piemonte: province di Asti e Alessandria diventano “zona rossa”. Messa in quarantena tutta la Lombardia. Ecco le restrizioni previste per le zone-focolaio.

Coronavirus Piemonte: province di Asti e Alessandria diventano “zona rossa”

La Lombardia intera messa in quarantena. Almeno fino al 3 aprile. Ma adesso anche un pezzo di Piemonte, e in particolare le province di Asti e Alessandria. Si potrà entrare e uscire da queste aree solo per gravi e indifferibili motivi. Lo prevede il decreto che sta emanando il Governo. Decreto che raccoglie l’allarme lanciato poche ore fa dal Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia, con gli ospedali che sono al collasso. Complice anche il numero dei casi in  continuo aumento: solo in Lombardia oggi, sabato 7 marzo, si registrano 3.420 contagiati, già 154 i morti. In Piemonte sono 221 le persone risultate positive al test: ne risultano 162 ricoverate in ospedale, di cui 38 in terapia intensiva.

Che cosa prevede la zona rossa

Dunque, fino al 3 aprile spostamenti bloccati. Ma non solo: chiuse scuole, palestre, piscine e centri benessere, musei, mentre i centri commerciali possono essere aperti solo dal lunedì al venerdì. Vietati funerali e messe. Chiuse anche-palestre, piscine, spa e centri benessere. Idem i musei, centri culturali e le stazioni sciistiche. Sono consentite le attività di ristorazione e dei bar, con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Le province “zona rossa”

Sono state definite le nuove misure nazionali di contenimento dell’emergenza. Il decreto prevede il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 11 province, e l’estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna. Nel dettaglio, le province diventate “zona rossa” sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria.

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1 Commento

1 Commento

  1. Pablo

    8 Marzo 2021 at 16:03

    Diciamo una sola cosa:
    “CI SIAMO STRAROTTI I COGLIONIIIIII”

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