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Coronavirus provocazione, il primario ai negazionisti: “Organizzo un bel tour in rianimazione”
Coronavirus provocazione: il primario ai negazionisti: “Organizzo un bel tour in rianimazione”.
Coronavirus provocazione
Come riprota Prima Torino, il dottor Michele Grio è è il direttore della rianimazione di Rivoli e non solo. E’ un professionista – comprensibilmente – stanco. In primis stanco fisicamente, cosa che non si fatica a credere considerando il fatto che siamo nel pieno della cosiddetta seconda ondata e che il Piemonte risulta essere fra le Regioni nell’occhio del ciclone. In seconda battuta – non meno importante anche ai fini del numero di pazienti che si contagiano prendendo alla leggera l’invito a proteggersi ed evitare tetris umani perché convinti che il Covid non esista oppure che sia poco più di un raffreddore – il dottore è stanco dei negazionisti. E dei danni incalcolabili che comportano.
La parola al primario
Il primario, pochi giorni fa, ha lanciato una provocazione ironica, è bene sottolinearlo prima che venga preso sul serio e sottoposto alla gogna, dietro la quale però si nascondevano una disperazione e una richiesta d’aiuto tutt’altro che divertenti. Il medico ha invitato tutti i negazionisti a ricredersi attraverso un “Covid tour” nei reparti di terapia intensiva dove i malati colpiti in forma più grave non riescono nemmeno più a respirare autonomamente. E, purtroppo, non tutti ne escono. Un dramma che il personale sanitario ha sotto gli occhi quotidianamente da mesi (con una tregua esitva). A tutti i problemi logisitici, emotivi, professionali ed organizzativi che una pandemia comporta per medici e infermieri si aggiunge anche la piaga del negazionismo, che come tutte le moderne sciagure, si rinfocola e prende quota sui social.
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