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Corte Costituzionale: sentenza storica sulla caccia al cinghiale
Corte Costituzionale: sentenza storica sulla caccia al cinghiale.
Corte Costituzionale e caccia al cinghiale
È una svolta importante quella arrivata sul fronte cinghiali secondo Coldiretti: la Corte Costituzionale con una storica sentenza permette di prendere parte alle operazioni di riduzione del numero degli animali selvatici anche ad agricoltori provvisti di tesserino di caccia, altri cacciatori abilitati, guardie venatorie e ambientali volontarie, a patto che siano appositamente formati.
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“Un cambio di direzione importante – rimarca Coldiretti – rispetto all’orientamento seguito negli ultimi quindici anni che aveva portato a bocciare i provvedimenti assunti dalle varie Regioni che avevano aperto alla possibilità di ampliare l’elenco tassativo dei soggetti incaricati agli interventi di contenimento previsto dalla legge quadro. La nuova sentenza dà il via libera all’abbattimento dei cinghiali che, con l’emergenza Covid, si sono moltiplicati in Italia raggiungendo i 2 milioni di esemplari, mettendo a rischio la sicurezza delle persone, causando incidenti stradali con morti e feriti, devastando i raccolti e danneggiando gli allevamenti, essendo pericolosi diffusori di malattie come la peste suina africana”.
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Stefano for la i
24 Febbraio 2021 at 8:28
E giusto che sia. Così.
Pitas giovannino
24 Febbraio 2021 at 11:20
Perché non lascino la libera caccia a tutti i cacciatori di poter abbattere il selvatico sia cinghiale che capriolo visti i danni che arrecano
Antonio Barbieri
24 Febbraio 2021 at 19:25
Finalmente ci leviamo le fette di mortadella dagli occhi….bisogna che succedano catastrofi prima che le leggi vigenti cambino….ascoltino pure i bravi criminal/animalisti e vedremo dove finiremo…. speriamo in calendari regionali più attenti a questi importanti problemi e non si ascoltino chi non sa’