Crevacuore mette in sicurezza le frane nella zona del castello

A Crevacuore inizia il rilancio dell’area del vecchio castello: adesso bisogna fermare tre frane.

Crevacuore rilancia l’area del vecchio castello

Un milione di euro per recuperare l’area del castello di Crevacuore. I lavori sono partiti a febbraio e proseguiranno per parecchie settimane. Un primo passo indispensabile per avviare in futuro un’azione per rilanciare e recuperare all’uso la collina dove ci sono i resti del vecchio maniero.

Per avviare quest’opera il Comune di Crevacuore ha avviato una raccolta di contributi. Ben 990mila euro sono arrivati dal Ministero dell’Interno per la messa in sicurezza dell’area. «Nei mesi scorsi si era già provveduto a effettuare, con una spesa di circa 50mila euro, la sistemazione e pulizia della pista che sale verso il castello – spiega il sindaco Ermanno Raffo –. Un’area che è stata quindi riqualificata con l’intento di rendere il percorso nuovamente fruibile e accessibile alla comunità».

E mette in sicurezza le frane

Il corposo finanziamento assegnato al Comune permetterà soprattutto di intervenire sul rilievo, mettendo finalmente in sicurezza tre frane: due sul versante chiesa, uno su quello della ex Cartiera. La gara d’appalto è stata fatta dalla stazione unica appaltante della Provincia di Biella. Ad aggiudicarsi i lavori la ditta Bertini con sede ad Alagna; mentre la direzione dei lavori è stata affidata all’ingegner Christian Erme.

«Per quanto riguarda il versante a monte della strada provinciale, la ditta incaricata ha già provveduto a completare la prima fase di pulizia della vegetazione infestante e di alberi e arbusti potenzialmente pericolosi per la viabilità sottostante – commenta il primo cittadino –. I lavori proseguiranno ora con la realizzazione di interventi di ingegneria naturalistica mediante la posa di nuove palificate a protezione del versante, sormontate da georeti, e successivo inerbimento, e con il rifacimento del muro».

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Parallelamente si sta procedendo con l’intervento di ripristino del versante in dissesto a monte dell’abitato, in località Castello, in sponda sinistra Rio Bodro.

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