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Crevacuore ricorda Maria Albina: con le sue maglie conquistò Sanremo

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Crevacuore ricorda

Crevacuore ricorda Maria Albina: nativa della Valsessera, ha portato in Liguria la sua arte di maglierista.

Crevacuore ricorda Maria Albina

Aveva lasciato Crevacuore per la Liguria, ma si è sempre mantenuta in contatto con il suo paese d’origine. L’ha fatto in primo luogo portando con sé l’arte che aveva appreso, ossia quella del lavoro a maglia. Crevacuore piange Maria Albina Negro, 89 anni, morta a causa del Covid a Sanremo.
Nella città dei fiori si era trasferita nel 1954 quando conobbe quello che diventò poi suo marito: andò in vacanza con un’amica un’estate, scoppiò l’amore e poi la decisione di trasferirsi in Liguria.

Il lavoro

Anche a Sanremo ha continuato a lavorare come maglierista, una vera e propria arte di famiglia: la nonna aveva una bottega con diverse operaie nel biellese e Maria Albina, poco alla volta aveva appreso il mestiere. Lavorava in casa e faceva di tutto, dai vestiti, alle maglie, dai pantaloni alle giacche ma anche i costumi per i cimenti invernali.
A Sanremo era diventata un volto conosciuto, proprio per la sua arte nel cucito e nella maglieria. Aveva saputo fare tesoro del suo sapere tutto biellese e proporlo in Liguria.

Sempre attiva

Dopo essersi separata dal marito, ritrovò un nuovo amore dedicandosi ai viaggi in Italia e nel mondo. Anche dopo la morte del compagno Maria Albina Negro ha continuato ad essere una donna attiva, si era iscritta all’Università della terza età ed è sempre rimasta a vivere in Liguria.
Lascia le figlie Chiara e Valeria, oltre a quattro nipoti.

La scomparsa

La donna è morta nei giorni scorsi a causa del Covid, un calvario iniziato nel periodo di Natale con il ricovero in ospedale per bronchite, ma negativa al Covid. Poi il peggioramento mentre si trovava a Casa Serena e il decesso lo scorso fine settimana. Nell’ultimo periodo era stata accudita in una casa di cura, il suo fisico non ha superato la malattia. Le condizioni sono peggiorate fino a spegnersi.

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