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Da Gattinara una Fiat 130 identica a quella di Moro il giorno della strage

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Da Gattinara una Fiat 130 identica a quella di Moro il giorno della strage.Il proprietario è Mauro Rizzi di Gattinara, luogotenente dell’Arma di Cavalleria che lo scorso sabato è sceso fino a Staffolo, in provincia di Ancona, per l’inaugurazione del “Muro della memoria”.

Da Gattinara una Fiat 130 identica a quella di Moro il giorno della strage

Si tratta di una struttura lunga otto metri e formato da otto lapidi, che ricorda i nomi delle 381 vittime del terrorismo e delle stragi degli anni di piombo. Ai piedi del muro è stata posizionata una installazione in bronzo dedicata alla memoria del carabiniere Domenico Ricci, originario di Staffolo, scorta e autista di Aldo Moro, morto a 44 anni, nella strage di via Fani a Roma del 16 marzo del 1978 da parte delle Brigate Rosse. E’ stato inaugurato un monumento bronzeo raffigurante un orologio un muro ed una vite realizzato da tre studentesse del Liceo artistico di Jesi.

Rizzi e l’auto

Alla cerimonia ha partecipato con la sua Fiat 130 (come quella del Presidente Moro che usava per i suoi spostamenti) il luogotenente dell’ Arma di Cavalleria Mauro Rizzi residente a Gattinara che ha conosciuto personalmente, negli anni Settanta la scorta ed anche l’onorevole Moro. E’ stato un modo per omaggiare Moro e la sua scorta, l’ufficiale è particolarmente legato a questa vettura d’epoca e la tiene come una reliquia proprio per commemorare gli amici che non ci sono più.

Il luogotenente Rizzi aveva già proposto all’amministrazione comunale di Gattinara una giornata dedicata ai martiri di via Fani. La cosa fu presa in seria considerazione tanto che il sindaco Daniele Baglione ne fece una giornata della memoria il 14 ottobre 2019 dedicando una intera giornata; la mattina con gli studenti delle classi quarte e quinte delle superiori e in serata con le autorità civili e militari e la popolazione.

Il muro della memoria

A realizzare l’installazione sono state infatti tre studentesse, Giulia Salta, Maria Zenobi e Maria Ciuffolotti, sotto il coordinamento di Massimo Ippoliti e su una idea progettuale di un cittadino di Staffolo, Franco Costarelli: dalle rovine di un muro in mattoni nasce una vite, e ai suoi piedi c’è un orologio fisso sulle ore 9:05, il momento della strage di via Fani. “Staffolo sarà il primo paese d’Italia che avrà l’onore e il coraggio di raccontare queste dolorose pagine di storia ai ragazzi – spiega Giovanni Ricci – e lo farà attraverso la tecnologia: alla base del monumento sarà riportato un QR code che, inquadrato con i cellulari, rimanderà alle pagine del libro della Presidenza della Repubblica con la narrazione dei singoli episodi”.

Messaggio

Il muro è stato inaugurato da Giovanni Ricci, figlio dell’appuntato, alla presenza di autorità civili e militari. Per il taglio del nastro è stato letto un messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per questa iniziativa, il Comune di Staffolo ha coinvolto l’associazione intitolata a Domenico Ricci, e il Liceo artistico di Jesi.

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