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Trivelle a Caprignano, da Roma secondo schiaffo in pochi giorni

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Arriva una nuova autorizzazione per i sondaggi petroliferi richiesti da Eni

A pochi giorni di distanza dal parere positivo (sia pure con prescrizioni) espresso a gennaio dal Ministero dell’ambiente, arriva un secondo schiaffo al fronte ai tanti cittadini ed enti che stanno lottando contro l’Eni a Caprignano. Sempre dal Ministero è arrivato il via libera al Piano di utilizzo del materiale di scavo. Un altro piccolo passo in avanti per la holding che vuole verificare se sotto le pianure dell’Est Sesia c’è davvero un giacimento di petrolio di 280 milioni di barili, come è stato ipotizzato.

Inutile dire che anche questa volta la decisione di Roma è stata accolta con disappunto. Come si ricorderà, tutti i Comuni della zona (Carpignano, Arborio, Barengo, Briona, Fara, Fontaneto D’Agogna, Gattinara, Ghemme, Ghislarengo, Lenta, Lozzolo, Novara, Prato Sesia, Romagnano Sesia, San Nazzaro Sesia, Sillavengo e Sizzano) avevano manifestato formalmente la loro contrarietà ai sondaggi.

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