Attualità
Da Varallo a Legnano il ricordo di Pietro e Marisa, storici villeggianti
Sono morti in un incidente sulla strada del ritorno a casa. Erano stati sostenitori di tante iniziative in Valle
Da Varallo a Legnano il ricordo di Pietro e Marisa, storici villeggianti. La coppia nei giorni scorsi stava tornando in Lombardia dopo una vacanza quando lui ha perso il controllo dell’auto. Per i due non c’è stato nulla da fare.
Da Varallo a Legnano il ricordo di Pietro e Marisa
«Chi crede nei supereroi? Io sicuramente, e la città di Legnano ha perso due supereroi. Certo, sono loro figlio e sono di parte perché sono stati anche i miei supereroi, oltre che papà e mamma, come del resto è successo a molti di voi. Mia madre perché doveva rincorrermi per farmi studiare e senza di lei non ce l’avrei fatta. Mio papà perché mi ha insegnato tanto, troppo, tutto. Ma oggi salutiamo due supereroi per meriti e fatti, non per buonismo dato dall’occasione o dal mio cuore: i fatti sono quelli che ha fatto Pietro, sempre in compagnia di Marisa, per la sua Legnano, trasversalmente, in ogni ambito e modo, nei confronti di tutti».
Così Roberto Cozzi, figlio di Pietro e di Marisa Agliati, ha voluto ricordare i genitori durante il funerale celebrato sabato mattina a Legnano. Roberto e Marisa erano due persone conosciutissime a Varallo e in tutta la Valsesia. Una cinquantina di anni fa aveva acquistato una casa in frazione Camasco, e da allora erano sempre venuti in zona a trascorrere qualche settimana di vacanza. Martedì scorso stavano tornando a casa proprio dalla Valsesia quando, lungo la diramazione tra la A26 e la A8, Pietro ha improvvisamente perso il controllo della sua Alfa Romeo, che ha sbandato, capottando e finendo rovesciata sulla strada. Per i due occupanti non c’è stato nulla da fare, nonostante l’intervento dei soccorritori. Avevano rispettivamente 88 e 84 anni. Oltre a Roberto, hanno lasciato anche la figlia Elisabetta.
Tantissime le testimonianze d’affetto
Ma hanno lasciato anche tantissimi bei ricordi e gratitudine per due persone che anche in Valsesia hanno contribuito in molte occasioni a finanziare eventi e iniziative di vario genere.
Pietro Cozzi era un imprenditore nel settore delle auto, avendo avviato una delle concessionarie Alfa Romeo più importanti dell’Ovest Milano. Nel suo paese era un personaggio di primo piano: presidente e tra i fondatori della Famiglia Legnanese, capitano più giovane della storia del Palio di Legnano, nel consiglio direttivo dell’Associazione calcio Legnano, socio del Rotary Club Ticino, cofondatore della Lega Tumori.
Una famiglia che aveva appoggiato tanti progetti
Ma anche a Varallo e dintorni aveva appoggiato tanti progetti, a partire dai murales al restauro dei monumenti, dall’ampliamento della “baita dei pittori” al contributo offerto per l’organizzazione del campo “I care your children” allestito dalla Croce rossa per i bambini seguiti dai servizi sociali.
«Pietro era una persona traboccante di umanità, e Marisa era il suo sostegno e il baricentro della famiglia – ha ricordato durante il funerale il prevosto monsignor Angelo Cairati, che in 43 anni per la prima volta si è trovato a celebrare un funerale di coppia e che ha proseguito mettendo al centro della sua riflessione il tema della tenerezza -. La tenerezza di Dio che lo accoglie e fa sì che non vadano perduti, come dice il Vangelo, e la tenerezza che c’era tra loro. Sposati da sessant’anni, nel loro amore hanno articolato la grammatica del divino».
Grande vuoto per i figli
«Martedì è stata la mia prima notte senza genitori – ha detto la figlia Elisabetta, salita sull’altare insieme al marito Marco e ai figli Edoardo e Giacomo – ‘Sono orfana, sento un vuoto incolmabile’ ho detto a Marco. Ma lui mi ha risposto: ‘No, hanno lasciato un pieno di amore, dolcezza, allegria, entusiasmo, altruismo e bellezza in ogni cosa che hanno fatto, in ogni persona che hanno incontrato».
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