Attualità
Dalla Regione contributi a fondo perduto per agevolare lo Smart working
La Regione Piemonte concede contributi a fondo perduto da destinare alla realizzazione di investimenti, acquisto di hardware e software, personalizzazione di applicazioni.
Contributi a fondo perduto per agevolare lo Smart working
La Regione ha creato una nuova misura, gestita da Finpiemonte attraverso un fondo dedicato, per sostenere e potenziare la stipula di contratti di lavoro agile o smart working. La misura supporterà le micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Piemonte. Le risorse complessive messe a disposizione ammontano a 1 milione di euro. Il bando per l’assegnazione non ha scadenza e sarà aperto fino a esaurimento del fondo.
Un sostegno concreto per le piccole e medie imprese
La misura regionale riconosce l’importanza del lavoro agile all’interno dei piani di welfare aziendale. Lo smart working garantisce infatti flessibilità organizzativa alle aziende e ai suoi addetti. Si dice soddisfatta anche l’assessore al lavoro Elena Chiorino. «Un sostegno concreto anche per alleggerire, attraverso sgravi contributivi ed incentivi importanti, le nostre aziende già penalizzate dagli effetti devastanti della pandemia».
Presentare la domanda
Dal 24 maggio scorso e fino a esaurimento delle risorse disponibili, i soggetti proponenti possono presentare una sola domanda di contributo esclusivamente via Internet, compilando il modulo telematico. Il richiedente dovrà procedere all’invio della domanda, previa apposizione della firma digitale del legale rappresentante, unitamente a tutta la documentazione obbligatoria.
Qui tutte le informazioni legate al bando.
Come impiegare il contributo
Le aziende potranno impiegare il contributo per la realizzazione di investimenti, acquisto di hardware e software, personalizzazione di applicazioni e integrazione con altri sistemi informativi aziendali, attivazione o adeguamento di impianti tecnici e dei locali necessari per l’esercizio dell’attività in smart working.
In alternativa le aziende potranno promuovere corsi di formazione professionale e manageriale per i dipendenti, gli amministratori e i soci. I corsi però dovranno essere strettamente funzionali all’esercizio dell’attività in smart working ed essere forniti da operatori accreditati dalla Regione.
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