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Davide Brusotti diventa musulmano per amore

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La rivelazione  dell’ex consigliere comunale e imprenditore di Ghemme

«Dal 2012 sono musulmano». La rivelazione è di Davide Brusotti, ex consigliere comunale e imprenditore di Ghemme, noto per le tante battaglie politiche (anche colorite) condotte negli ultimi 15 anni e che adesso si chiama anche Mohamed. L’ultima “brusottata” è la conversione all’Islam, seguita dal matrimonio (celebrato un anno fa) con una giovane marocchina, Sanae Elwali: 24 anni lei, 53 lui. «Sono diventato musulmano per amore, era l’unico modo per poter sposare Sanae, ma devo dire che onestamente ho scoperto molti aspetti positivi nella mia nuova religione. Sono contento di averlo fatto insomma, anche se resterò per sempre devoto alla Beata Panacea, la patrona del mio paese, e di certo non rinuncerò mai a un buon bicchiere di vino di Ghemme».

Brusotti e la moglie vivono tra l’Italia e il Marocco, dove l’ex candidato sindaco aveva iniziato ad andare alcuni anni fa per portare avanti un progetto che prevedeva l’installazione nel Paese africano di alcuni distributori di acqua. Dal lavoro all’amore, la strada è stata breve: «Sposare una ragazza così giovane per me è anche un grande vantaggio, perché mi mantiene allegro e sempre animato da gran voglia di fare. Con un matrimonio fallito alle spalle c’era il rischio di deprimersi. La cerimonia della mia conversione del 2012 era finita su You Tube e qualche mio avversario politico non si era lasciato scappare l’occasione per diffondere le immagini in paese e denigrarmi. Ho deciso di uscire allo scoperto, perché non ho proprio nulla di cui vergognarmi. La mia ex moglie e i miei figli sono stati in Marocco e hanno conosciuto la mia nuova compagna, i miei genitori, che sono persone straordinarie, mi hanno lasciato fare e accettato la cosa senza problemi.E io sono sereno e felice, come forse non sono mai stato».

In un momento in cui l’Islam è nell’occhio del ciclone, però, la scelta di Brusotti saranno anche in parecchi a non capirla e a non condividerla: «Sui musulmani purtroppo qui in Italia ci sono troppi luoghi comuni, alimentati forse anche dalla politica. In realtà credo che la parola magica sia integrazione. Io quando sono andato in Marocco per lavoro mi sono subito adattato e adeguato alle regole di quel Paese e per questo sono stato accettato bene. Credo che chi viene in Italia debba fare altrettanto. Penso ad esempio che non sia giusto che qui le donne girino con il velo, ma purtroppo capita che gli extracomunitari formino dei gruppi e si isolino. Un’altra cosa da dire è che in Marocco tutti condannano il terrorismo, che nulla ha a che fare con l’Islam. Stiamo parlando di un gruppo di pazzi, che danneggiano la stessa immagine dei musulmani, senza dimenticare che per colpa dell’Isis le presenze turistiche in Nord Africa sono calate tantissimo, con gravi danni per l’economia».

Ma “Mohamed” Brusotti, che nel frattempo sta proseguendo la trasformazione dei locali che per anni hanno ospitato il “Centro cose” in un vero e proprio centro commerciale con palestra e svariate attività, ha già altre idee per la testa: «Voglio andare assolutamente alla Mecca e poi con Sanae stiamo prendendo casa a Carpignano».

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