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Didattica a distanza, proteste in strada anche a Roasio

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Didattica a distanza, si allarga la protesta delle due insegnanti. Al loro fianco ci sono anche alcuni genitori.

Didattica a distanza: continua la protesta in strada

Sta ricevendo consensi la protesta delle due insegnanti delle scuole di Scopello contro lo stop alle lezioni in classe. L’iniziativa raccoglie molti apprezzamenti sui social, e sta spingendo qualche genitore a seguire l’esempio di Marta Sasso (insegnante alla primaria) e della collega Cristina Sasso.

Loro, tutti i giorni, dalle 13 alle 14, si mettono a bordo strada vicino casa e mostrano a passanti e automobilisti cartelli dove ribadiscono la propria posizione: “La scuola è a scuola”. Un modo per attirare l’attenzione sul problema dei bambini costretti a seguire le lezioni davanti a un computer o a un tablet, che sta creando parecchi problemi a loro e alle loro famiglie.

Anche Roasio si fa sentire

La protesta sta raccogliendo tante adesioni, tanto che anche alcuni genitori l’hanno replicata. Così ad esempio è accaduto sabato a Roasio (in foto), con Cristina Sasso che è stata affiancata da Monja Demartini, una mamma. E si chiede la partecipazione di altri insegnanti e genitori: «Riceviamo tanti like sui social, ma sarebbe bello se ogni like si traducesse in una presenza fisica per dare ancora maggiore risonanza alla nostra protesta».

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1 Commento

1 Commento

  1. John

    23 Marzo 2021 at 11:11

    Ma certo, scuole aperte e contagio assicurato. E freghiamocene del prossimo.

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