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Diga sul Sessera, il ”Baraggia” al lavoro per il progetto esecutivo

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Nell’albo pretorio del Comune di Roasio compare la richiesta da parte del Consorzio all’ente di «confermare il tracciato della condotta in acciaio»

Una nuova diga in alta Valsessera? E’ saltato fuori un progetto esecutivo, il che non significa la certezza della realizzazione, ma comunque è già un mettere le mani avanti. Nell’albo pretorio del Comune di Roasio compare la richiesta da parte del Consorzio al Comune di «confermare il tracciato della condotta in acciaio» che attraverserà non solo Roasio, ma anche Portula, Sostegno e Rovasenda per portare l’acqua direttamente in Baraggia. Il motivo lo spiega nella nota lo stesso Consorzio: «Bisogna procedere alla redazione del progetto esecutivo dell’opera».

Insomma negli uffici di via Fratelli Bandiera a Vercelli il progetto diga in Valsessera non è di certo accantonato, anzi continua ad essere in cima ai pensieri. Dopo aver presentato il progetto preliminare, raccolto le richieste di integrazioni, ora si sta passando alla fase esecutiva che di fatto anticipa il definitivo. Qualcosa quindi a breve potrebbe cambiare. E il cambiamento non può che essere determinato dai soldi necessari per l’intervento, circa 300 milioni di euro dallo Stato.

Proprio un paio di anni fa la senatrice Nicoletta Favero del Pd aveva interrogato il suo Governo circa le intenzioni dell’intervento diga in alta Valsessera, il ministro di allora rispose che l’opera non era tra i cantieri in programma in quanto non c’era la copertura finanziaria fino al 2018. Ovvero fino alla scadenza del Governo e proprio il prossimo anno si tornerà a votare, l’occasione quindi per tirare fuori dal cassetto l’idea della diga, un intervento voluto a gran voce non solo dal Consorzio, ma anche dagli agricoltori e dai Comuni della Baraggia vercellese e biellese.

Il Consorzio di certo non si fa pregare e così continua a lavorare sulle carte, anche se di documentazione in questi anni ne ha prodotta in modo non indifferente. Si ricorderà che il progetto è stato approvato in sede di Via (Valutazione impatto ambientale) dal Ministero, ma c’è un ricorso presentato dagli ambientalisti e da quattro Comuni (Coggiola, Mosso, Pray e Trivero) contro il decreto, oltre a un contro-ricorso presentato dai favorevoli al progetto. Finora però il tribunale superiore delle acque che dovrebbe decidere ancora non si è espresso nonostante abbia la documentazione in mano da mesi.

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