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Domani la protesta dei sindacati davanti all’ospedale di Borgosesia

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Secondo Cgil, Cisl e Uil il personale è ampiamente insufficiente, e anche molti servizi fanno acqua

I sindacati interni all’Asl organizzano per domani un presidio di protesta davanti all’ospedale “Santissimi Pietro e Paolo” di Borgosesia. In appoggio alle rsu ci sono Cgil, Cisl e Uil provinciali. Le tre sigle sindacali vogliono in questo modo denunciare quella che è,  a loro dire, una situazione insostenibile.

 

«La sanità vercellese e valsesiana è nel caos – dice Mariella La Terra, Cgil -. Il territorio si è ritrovato con 80 posti in meno e professionisti sanitari in numero inferiore rispetto a quanti ne servirebbero. Sono diventati innumerevoli i problemi che gravano sui cittadini: hanno chiuso reparti come oncologia, cure intermedie, reumatologia, D.o.m., di recente il reparto per malati terminali e ancora il Country hospital di Varallo. A Vercelli non è mai stata ufficializzata l’apertura del servizio semi-intensivo del Dea e il pronto soccorso è in una situazione di stallo».

 

Ma non solo: per Cgil, Cisl e Uil i disagi coinvolgono anche i laboratori che, nonostante le potenzialità tecnologiche, non vengono sfruttati al meglio perchè il personale è ridotto al minimo. «E poi il reparto di pediatria non ha adeguato personale infermieristico, i Cavs sono diventati posti letto per malati acuti anzichè per pazienti stabilizzati, gravi problemi per l’assistenza ai malati oncologici e dializzati e anche gli uffici amministrativi hanno poco personale, il che crea lunghe code agli sportelli. Chi lavora in ospedale si trova a fare turni anche di 12 ore e ha giorni di ferie non godute degli anni precedenti».

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