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Borgosesia, dopo 70 anni la Lauro è ferma: chiuso anche l’ultimo cantiere

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Pastoie burocratiche hanno bloccato i lavori a Borgoticino: la storica azienda costretta a lasciare a casa il personale

Dopo quello in Valle d’Aosta, si blocca anche il cantiere che l’impresa di costruzioni “Lauro” si era aggiudicata anni addietro a Borgo Ticino. E con questo stop arrivano fatalmente anche le lettere di licenziamento per tutti gli operai: non ci sono più cantieri attivi, i dipendenti non hanno più un posto dove lavorare.

Nella storica azienda di Borgosesia restano occupati solo i tecnici e gli impiegati, agli altri rimane la speranza che i due cantieri possano riaprire, e al più presto. Se succederà saranno loro i primi a essere assunti; la legge prevede che mantengono la priorità per la assunzione se i lavori ripartono entro sei mesi, in Valle d’Aosta i sindacalisti hanno spostato i termini a un anno, a Borgo Ticino si è riusciti a tirare fino ai 24 mesi. Nel Novarese la Lauro si era aggiudicata l’appalto per la costruzione di una variante che consente di tagliare fuori Borgo Ticino e Castelletto, ma il cantiere è stato più volte bloccato, per vari motivi: si va dalle indagini giudiziarie al ritrovamento di reperti archeologici, fino ad arrivare alla mancanza di accordi con le Ferrovie dello Stato e con i titolare di una pista per attività sportive, che si trova proprio dove il progetto prevede passi la circonvallazione. Ora che il cantiere è nuovamente bloccato, all’azienda non è rimasto altro da fare che lasciare a casa i dipendenti.

«Da qui a fine agosto non resterà impiegata che la parte tecnico-amministrativa – spiega il segretario della Uil di Novara Edoardo Pace -, mentre gli ultimi operai, una trentina in tutto, sono stati o verranno a breve licenziati. Poichè l’azienda è in attivo non è stato possibile nemmeno prevedere un periodo di cassa integrazione. E’ un vero peccato, perchè si tratta di una ditta importante per la Valsesia, ma purtroppo senza più commesse non ci sono alternative al licenziamento. L’unica consolazione è che siamo riusciti a concordare che gli operai che sono stati licenziati saranno i primi a venir riassunti se il cantiere dovesse riaprire da qui a 24 mesi». 

Naturalmente il giorno in cui il cantiere verrà riaperto l’appalto sarà ancora in mano alla Lauro. Nel frattempo la ditta borgosesiana si ferma; sono settant’anni che la Lauro opera nel settore delle opere pubbliche, costruendo strade, autostrade, gallerie, ponti e viadotti.

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