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E’ di Gattinara il migliore chef d’Italia: premiato Stefano Battaini

Il giovane cuoco, originario di Varese, da due anni è ai fornelli di Cucine Nervi

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stefano battaini

E’ di Gattinara il migliore chef d’Italia: premiato Stefano Battaini. Ha 30 anni, di origini varesine, da due anni nei fornelli di Cucine Nervi, il noto ristorante presente in città.

E’ di Gattinara il miglior chef italiano

Nei giorni scorsi è stato infatti a Parma, ad Alma (scuola internazionale di cucina italiana), per la finale di un concorso particolarmente importante. «Ogni anno – racconta il giovane chef – Witaly di Luigi Cremona, che è un famoso critico, decreta il miglior chef di Italia. E’ una opportunità per cimentarsi di fronte ad una giuria di esperti in un contesto di ampio respiro. Ho quindi pensato di partecipare. Il primo step è stata la selezione: una del Nord e l’altra del Centro sud. La prima uscita è stata a Villa Terzaghi, tra l’altro la scuola del noto chef Carlo Cracco. In seguito ho ricevuto la conferma di aver raggiunto la finale». La sfida tra cuochi di diverse parti di Italia non è stata semplice. «Sono quindi stato a Parma per la finale. Dovevamo cimentarci con due prove: la preparazione di un piatto con alla base pasta e tartufo e un’altra con due diverse tipologie di carne – prosegue -. Io ho utilizzato le tofette (mini conchiglioni) con Maccagno, sedano e tartufo nero e poi una bavetta di scottona con yuzu fermentato e salsa alla trippa».
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Il racconto del territorio

Nelle portate Battaini ha voluto raccontare anche il suo territorio. «Con il formaggio Maccagno ho parlato del Biellese – precisa -, con il tartufo del Piemonte e delle tradizioni, mentre con il secondo ho desiderato raccontare la mia esperienza in Australia». E proprio con queste due specialità ha raggiunto il titolo tanto atteso. «Sono stato davvero soddisfatto ed è un risultato che arriva dopo un percorso impegnativo – evidenzia-. Per quanto fossero solo due piatti da preparare, l’ adrenalina era parecchia anche perché si cucinava di fronte agli occhi dei critici che ti valutano. Arrivare alla finale è stato dunque anche un grande sollievo oltre che un motivo di orgoglio».

A scuola dagli chef mondiali

Il professionista lavora nel ristorante gattinarese aperto due anni fa ed inserito in un progetto lanciato da Roberto Conterno, che nel 2018 ha acquistato cantina Nervi. «Prima di arrivare a Gattinara ho fatto altre esperienze che sono durate anni. Sono stato in Francia, vicino a Lione, a “scuola” di Georges Blanc (tre stelle Michelin), poi sono volato in Australia, a Melbourne nella cucina di Andrew McConnel e per un anno e mezzo al “Greenhouse” di Dublino. Ed ora sono a Gattinara». Il traguardo raggiunto a Parma può essere un’ottima occasione per la carriera del giovane chef. «Per ora non ho intenzione di partecipare ad altri concorsi, al momento desidero focalizzarmi su Cucine Nervi – conclude – avremo l’uscita con la Guida Michelin e vedremo quale sarà l’esito. Per ora non posso che ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto, la mia famiglia e la proprietà del ristorante con i collaboratori».

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