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Esami e visite senza muoversi da casa: la nuova sanità in Valsesia

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Esami e visite

Esami e visite da casa: la rivoluzione della telemedicina tocca la Valsesia.

Esami e visite senza spostamenti

La telemedicina: non più fantascienza, ma realtà. Uno strumento utile, per non dire indispensabile, soprattutto nei territori di montagna, come è la Valsesia. Questo l’argomento del convegno che si è tenuto al Teatro civico di Varallo. Un appuntamento riservato esclusivamente a medici e farmacisti, ma l’argomento è di grande utilità non solo per chi in montagna ci vive, ma anche per i turisti che vengono a soggiornare negli alberghi della zona e per i proprietari delle seconde case.
L’incontro, in particolare, è stato finalizzato a presentare uno strumento innovativo in grado di valutare a distanza lo stato del paziente, e di fornire allo stesso le prime indicazioni diagnostiche e terapeutiche. L’apparecchiatura, che è già disponibile negli ospedali di Gattinara e Vercelli si sta rivelando estremamente utile e di grande ausilio nello svolgimento dell’attività di quei presidi.

Il dispositivo

Durante il convegno, dal titolo “Futuro e diffusione della telemedicina” è stato previsto l’intervento oltre che dei relatori, il dottor Tommaso Mastrovito e la dottoressa Giulia Silvani di Multimed, anche di Paolo Tiramani ed Eraldo Botta, sindaci di Borgosesia e Varallo, di Alessandro Stecco, presidente della commissione Sanità del consiglio regionale e di Angelo Dago, consigliere regionale.
Ma di che apparecchiatura si tratta, in cosa consiste e quale può essere il vantaggio per i pazienti? «Il dispositivo medico – spiega la dottoressa Silvani – nasce attraverso studi di ricerca e sviluppo svolti dal personale specializzato di Multimed, che in questi ultimi anni è stata scelta tra le aziende italiane quale partner affidabile della società TytoCare con sede in Israele. Quest’ultima ha sviluppato il dispositivo che ad oggi è considerato uno tra i più affidabili a livello mondiale, ed attualmente in uso negli Stati Uniti e per quanto concerne l’Europa, in Italia. Tyto è un dispositivo portatile che consente al paziente sia di eseguire un pacchetto completo di esami e di inviarli successivamente al medico, sia di effettuare le visite online. Il dispositivo è “all in one” (tutto in uno ndr) e comprende stetoscopio, otoscopio, termometro ad infrarossi e una fotocamera ad alta definizione, ed è facile da usare. Grazie all’utilizzo del dispositivo si potrà dire addio ai viaggi in ospedali, cliniche o al pronto soccorso evitando così attese ed esposizione a patogeni e permettendo un miglior controllo e monitoraggio delle malattie. E’ rivolto alla diagnosi dei più comuni disturbi in tutte le tipologie di utenti, siano essi famiglie con bambini, professionisti con poco tempo a disposizione, anziani o malati cronici e turisti».

A Gattinara

Il Cavs covid di Gattinara è stata la prima struttura sanitaria pubblica ad avere in dotazione uno strumento del genere. E durante i giorni dell’emergenza il suo utilizzo è stato in alcuni casi indispensabile per analizzare i parametri di chi aveva contratto il Coronavirus effettuando un consulto da remoto. L’obiettivo ora è quello di portare l’apparecchiatura anche in Valsesia: «Senz’altro – riprende Silvani -, ci sono progetti in itinere con la maggior parte delle Asl del Piemonte e siamo pronti ad espanderla anche nella comunità montana della Valsesia. L’utilizzo in Valsesia porterà vantaggi a favore della comunità montana, nonché dei turisti che soggiornano nelle strutture ricettive del territorio o nelle seconde case». In tempi di covid e non solo, insomma, la telemedicina rappresenta il futuro della sanità.

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