Attualità
Fai a Varallo scopre le ville storiche sull’Allea
Fai a Varallo apre le porte delle ville ottocentesche per le Giornate d’Autunno.
Fai a Varallo
Le ville ottocentesche di Varallo si svelano in tutta loro bellezza grazie alle Giornate Fai di autunno. Le tre storiche dimore che si affacciano sull’Allea di corso Roma saranno al centro dell’appuntamento di domenica 13 ottobre organizzato dal Gruppo Fai Giovani della Valsesia, coordinato da Federico Miele. Dalle 10 alle 18 potranno essere visitate Villa Durio oggi sede del municipio di Varallo, Villa Barbara che ospita la sede della Delegazione Fai Valsesia, altre associazioni culturali e l’ufficio del Giudice di pace, e Villa Virginia (già Villa Axerio), sede dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia.
Gli studenti
In collaborazione con gli studenti dell’istituto Alberghiero di Varallo, del Tecnico agrario Bonfantini di Romagnano e del liceo di Scienze applicate Mercurino Arborio di Gattinara, nel ruolo di “apprendisti ciceroni”, «il Gruppo Fai Giovani della Valsesia aprirà le porte delle tre splendide ville, collegate da un percorso incentrato sull’arte, sull’artigianato e sulla natura – riferisce Piera Mazzone, responsabile della comunicazione Fai delegazione della Valsesia -, per ammirare e conoscere, attraverso visite guidate, le caratteristiche della società ottocentesca che diede vita a costruzioni tanto armoniose e ricche di fascino, distribuito tra architettura e splendidi giardini.
La mostra
Al “tema” nazionale Fai, legato all’inaugurazione del nuovo Bene del Fai, l’Orto sul Colle dell’Infinito, che suggella il bicentenario dell’Infinito di Giacomo Leopardi, si è ispirato Andrea Carandini, presidente nazionale del Fai, nel discorso rivolto ai giovani, animatori delle Giornate Fai di autunno, invitandoli ad avvalersi di: “Emozioni e di ragione, temperandole al meglio tra di loro. Emozioni e ragione sono realtà antinomiche, ma costituiscono l’acceleratore e il freno indispensabili al muoversi della vita umana”. Il Gruppo Fai Giovani della Valsesia ha colto questa suggestione allestendo due mostre che accostano elementi antinomici e sinestesie, elementi presenti nella poesia leopardiana: “Movimenti di ferro e luce, una ricerca creativa di Giovanna Vettorello” e “L’Assenza. Un percorso fotografico e sonoro di Claudio Farinone”».
Marmo e zucche
Dalle 10.30 alle 14 si potrà anche assistere al laboratorio sulla produzione del marmo artificiale di Rima San Giuseppe, tecnica largamente impiegata nella decorazione delle ville ottocentesche varallesi. Inoltre, durante tutta la giornata, nel parco di villa Durio ci saranno “Le zucche di Piozzo”, «una mostra tecnico-scientifica – spiega Mazzone – con la presentazione di oltre quattrocento varietà di zucca, con sementi che provengono da tutto il mondo. La Pro loco di Piozzo metterà a disposizione relatori qualificati che forniranno informazioni e delucidazioni per conoscere le caratteristiche biologiche, culinarie e curative di questo ortaggio che, oltre ad essere uno dei simboli dell’autunno, richiama i colori del Fai: arancione e verde. L’esposizione sarà arricchita dalla presenza di molti espositori di artigianato artistico e culinario, con la possibilità di degustazioni di prodotti alla zucca. Con le zucche lagenarie – un particolare tipo di zucca originario del centro America, che viene utilizzato come contenitore e può avere sia uno scopo funzionale, che uno scopo puramente ornamentale – Danilo Raimondo, artigiano del suono, costruisce e inventa strumenti musicali e oggetti sonori, mentre Fabio Berto ha creato delle originali ed esclusive lampade. Saranno presentate anche altre “eccellenze” agricole del territorio: il porro di Cervere e lo zafferano di Coggiola, e del mondo: una selezione di oltre duecento varietà di peperoncini».
Per ulteriori informazioni scrivere all’indirizzo e-mail valsesia@faigiovani.fondoambiente.it.
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