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Fiera Campertogno premia gli allevatori

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Fiera Campertogno: fra natura, gastronomia, storia e cultura.

Fiera Campertogno, il bilancio

Bilancio positivo per la fiera del bestiame annuale di Campertogno. Raccontano Roberto Rovero e Dina Traversaro della Pro loco: «Le bancarelle di prodotti tipici locali hanno solleticato i palati e stuzzicato la curiosità di un flusso ininterrotto di visitatori ma, noi della Pro Loco, la Fiera del Bestiame riusciamo a vederla solo fuggevolmente, impegnati come siamo con il tradizionale “Pranzo del pastore” a base di porchetta: i preparativi iniziano prima dell’alba accendendo un bel fuoco per ottenere le braci per cuocere i quattro maialini di turno». E aggiungono: «Eppure odori, suoni ed il via vai delle persone ce la fanno vivere intensamente, tra il divertimento e la partecipazione dei visitatori e la passione degli allevatori: fra questi ultimi straordinaria è la partecipazione dei giovani che, nonostante la durezza del lavoro e la non certo alta remuneratività, si dedicano a questa dura professione, a smentire i luoghi comuni che vogliono i giovani tutti disimpegnati e svogliati».

Gli appuntamenti

La manifestazione di Campertogno propone ogni anno anche appuntamenti culturali: per esempio gli eventi organizzati al teatro del centro polifunzionale Fra’ Dolcino in collaborazione con la biblioteca “don Piercesare De Vecchi” e con il Parco naturale Alta Valsesia, nella persona del presidente Ermanno Debiaggi. È stata quindi allestita una piccola mostra sui galliformi delle Alpi Occidentali e il loro habitat, mentre il consueto appuntamento del sabato per gli aggiornamenti sul tema del ritorno del lupo in Valsesia (giunto quest’anno alla quarta edizione) ha avuto il suo pubblico di interessati, in attesa del concerto serale delle fisarmoniche del gruppo Salaris Accordions, offerto dalla Pro Loco in onore dei pastori. Nel pomeriggio di domenica sono state inoltre effettuate visite guidate alla bellissima collezione di oggetti sacri della parrocchia di San Giacomo Maggiore, a cura dei volontari dell’associazione “Campertogno Arte&Cultura”. «Un sentito ringraziamento va ai ragazzi del Comitato Carnevale e ai vari bar e ristoranti del paese, che hanno provveduto al ristoro proponendo bevande e pietanze per tutti i gusti», riprendono dalla Pro loco.

Gli allevatori

Nel pomeriggio ha avuto luogo la premiazione degli allevatori partecipanti alla fiera, alla presenza di Marco Godio (responsabile settore agrario, tecnico, territorio, ambiente – Unione Montana dei Comuni della Valsesia), di Angelo Dago (presidente della Commissione Ambiente della Regione Piemonte), Marco Defilippi (assessore ad Agricoltura e Sviluppo della montagna dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia), della dottoressa Raffaella Cattarelli, del sindaco di Campertogno Elisa Fornarelli e del presidente della Pro Loco Roberto Rovero.
I nominativi delle aziende che hanno ricevuto gli ambiti campanacci offerti dalla Pro Loco sono: Fratelli Bacher di Campertogno; Chiara Aldo, Matteo e Roberto di Campertogno; Giacomino Sergio di Campertogno; Azienda Agricola “Le Beline” di Cottini Marco di Mollia; Demiliani Davide e Cucciola Alessia di Piode; Franzini Marco di Ghemme; Guglielmina Gianni e Silvano di Borgosesia; Negra Valter di Piode; Fratelli Germano e Massimo Narchialli di Alagna; Valzer Oscar di Alagna; Antoninetti Alarico di Piode; Carola Marco di Ghemme.
Uno speciale riconoscimento è andato a due “storici” allevatori locali: Pietro Ferraris e Gioachino Guglielmina
Verso sera mandrie ed armenti sono tornati alle loro stalle, immortalati da decine di fotografi, assiepati sulle gradinate della chiesa di Santa Marta.

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