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«Fontana monumentale in piazza? Borgosesia non ne ha bisogno»

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Per Carlo Schepis l’ideale sarebbe un filare di piante non troppo voluminose in grado di apportare un po’ di frescura in estate

Sta facendo parlare e discutere i borgosesiani la scelta dell’amministrazione comunale di realizzare una fontana-monumento nell’area pedonale di piazza Mazzini. Un’opera il cui disegno e caratteristiche saranno svelate nelle prossime settimane. E che sta dividendo i cittadini, fra chi vede con favore la proposta per un abbellimento dell’area e chi al contrario la ritiene superflua e invita a indirizzare in altre direzioni le risorse economiche (stimate in 250mila euro per l’arredo nel suo complesso).

La concretizzazione dell’arredo urbano nelle piazze centrali (fra piante eliminate, grandi vasi, fioriere e panchine) è un argomento che tiene banco da quando è stata rinnovata l’intera pavimentazione del centro città. Ora ci si prepara a scoprire la fontana-monumento. A esprimere un parere sul progetto è Carlo Schepis, borgosesiano attento alle dinamiche che coinvolgono la città e i suoi abitanti: «Mi stupisce la creazione di una fontana dalle dimensioni alquanto spropositate – è il suo giudizio -. Borgosesia non ha bisogno di opere monumentali, che contrastino il vecchio borgo, ma di opere più ridotte e funzionali. Di fontane ne abbiamo già due in piazza Mazzini e una terza in piazza Cavour, piacevoli alla vista, avrebbe poco senso aggiungerne un’altra, per di più di ampie proporzioni e che potrebbe creare difficoltà nello svolgimento delle sfilate del carnevale e al mercato settimanale».

Il borgosesiano rilancia una soluzione per la piazza, già espressa in passato: «Vedrei bene un filare di piante al centro, non troppo voluminose in modo da non essere di impedimento all’uso della piazza, ma in grado di apportare un po’ di frescura in estate». Piuttosto, l’appello è per un miglioramento della piazzetta di via XX Settembre: «Sarebbe interessante se fosse possibile abbellirla – osserva Schepis -, con disegni colorati che vadano a eliminare quel grigiore delle pareti che fanno da cornice alla piazzetta, e migliorando l’aspetto della fontana dove l’acqua non crea un effetto molto piacevole».

Arredo del centro cittadino a parte, Schepis si sofferma anche sul progetto di riqualificazione del vecchio ospedale: «E’ ottima l’idea di ricavare una sede per uffici e servizi utili alla comunità – evidenzia -. Così come l’opportunità di destinare una parte della struttura a sede distaccata della casa di riposo di Sant’Anna per sistemare nuovi ospiti».

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