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Fratelli separati nell’infanzia si ritrovano a Varallo dopo 63 anni

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Varallo, fratelli divisi dall’infanzia si ritrovano dopo 63 anni. La storia di Patrizia e Michael

Fratelli separati nell’infanzia si ritrovano a Varallo dopo 63 anni

Fratelli divisi fin dall’infanzia si conoscono e si incontrano dopo 63 anni. Una storia a lieto fine per Patrizia Cacialli originaria di Roma ma residente in Valsesia da 50 anni dove, assieme al marito Osvaldo De Dominici, ha gestito diversi ristoranti e che ha potuto riabbracciare il fratello del quale fino a un anno fa non conosceva neanche l’esistenza.

I due fratelli protagonista di questa vicenda sono nati a Roma alla fine degli anni Cinquanta da una donna che, pressata dalla famiglia e per gravi motivi anche economici, si è vista costretta a dare in adozione i suoi tre figli, un maschio e due femmine. Patrizia rimase con il padre biologico e la sua nuova famiglia mentre i due fratelli, Michael e Stefania sono stati lasciati in un orfanatrofio di Torino, città nella quale la madre si era trasferita. Una volta separati i tre fratelli, che non avevano più di tre anni, sono cresciuti senza sapere dell’esistenza l’uno dell’altro. Michael e Stefania, tramite un’associazione che si occupava di adozioni internazionali, sono stati affidati a due diverse famiglie negli Usa mentre Patrizia ha vissuto con il padre a Domodossola e anche lei non è mai riuscita a sapere nulla della madre. «Ho conosciuto il nome di mia madre, Elda Cifonelli, a 64 anni grazie a mio fratello – racconta Cacialli –. È stato emozionante e ho scoperto di assomigliarle molto fisicamente. Purtroppo è morta prima che io scoprissi il suo nome e ho potuto soltanto vedere la sua tomba e conoscerla attraverso le foto rimaste a suo fratello e ai suoi cugini».

A riunire la famiglia è stato Michael che, nonostante sia stato cresciuto da genitori amorevoli, non ha mai smesso di indagare riguardo proprie origini ricorrendo anche al test del Dna che gli ha consentito di trovare un primo legame con il nipote della sorella Stefania deceduta tragicamente nel 1988. In seguito Michael ha continuato le ricerche attraverso il gruppo Facebook “Italiadoptions” che gli ha permesso di rintracciare documenti legali che lo hanno poi portato a conoscere alcuni suoi cugini a Roma e a recuperare le tracce della terza sorella, Patrizia. Così dopo numerose telefonate i due fratelli si sono incontrati per la prima volta alla fine del mese di giugno quando Michael ha raggiunto la Valsesia per trascorrere qualche giorno con Patrizia e la sua famiglia. «È stata un’esperienza davvero forte – commentano i due fratelli –, fin dal primo momento ci siamo sentiti subito vicini e mai come estranei superando anche le barriere della lingua», dato che Michael non parla ancora bene l’italiano e Patrizia non conosce l’inglese.

Un’esperienza unica nel suo genere che ha scatenato nei due protagonisti sentimenti anche molto contrastanti. «Inizialmente – spiega Patrizia – oltre a essere molto sorpresa mi sono sentita ansiosa perché mi sembrava di tradire la famiglia con la quale sono cresciuta tuttavia quando li ho visti davvero felici per me ho iniziato a realizzare che finalmente avrei conosciuto una parte della mia storia rimasta nascosta per ben 64 anni. Ho scoperto di avere come fratello una persona meravigliosa e, attraverso le fotografie e i racconti delle mie cugine, ho conosciuto mia madre. Mi spiace molto per la sorella che non c’è più».

I due fratelli sono stati poi raggiunti anche da una delle cugine romane che ha accompagnato Michael nelle diverse tappe nei luoghi dove vivono i suoi parenti fino a raggiungere Roma, dove tutti lo hanno celebrato con una grande, e inevitabilmente emozionante, festa a sorpresa che porterà sempre nel cuore.

In foto Patrizia Cacialli con il fratello Michael ritrovato dopo 63 anni.

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