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Gara di solidarietà per il figlio di Alexandra, morta nella sua auto

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Gara di solidarietà per il figlio di Alexandra, la donna rimasta vittima di un gravissimo incidente stradale.

Gara di solidarietà

Il destino è stato davvero crudele con la sua famiglia, ma la comunità non dimentica il figlio 16enne di Alexandra Baiorskaia, la donna di origini russe che la scorsa settimana è morta dopo aver avuto un incidente a Borgomanero. Era residente a Suno, ma in precedenza era stata a Cavaglio.
Ora il ragazzo è rimasto solo, studia ancora e in questo momento è seguito dai servizi sociali del Ciss. C’è chi si è fatto avanti per poterlo accogliere in famiglia e permettergli di terminare la scuola.

Passione per i cani

Ci sono volute diverse ore per individuare l’identità della vittima del terribile incidente che si è verificato in via Novara verso le 21.30 di martedì 6 aprile. La donna aveva 47 anni, era di origini russe, ed era in Italia da una ventina d’anni. Era arrivata nel sud Italia, dove aveva svolto diversi lavori e poi si era trasferita nel Novarese. Da qualche tempo viveva assieme al figlio. Il suo obiettivo era quello di aprire un centro di allevamento e addestramento per cani, per i quali aveva una forte passione.

L’incidente

Le cause dell’incidente sono ancora in corso di definizione: la donna alla guida della sua Lancia Delta ha sbandato uscendo di strada nella piccola curva in via Novara, proseguendo in direzione del centro di Borgomanero. Uscendo di strada, poco prima dell’incrocio con via Ghiglione, la vettura ha travolto un palo della luce in cemento armato, che si è abbattuto sulla macchina. L’auto si è fermata con le ruote posteriori sul muretto di cinta di una villetta, e con la parte anteriore è rimasta incastrata nel fosso a bordo strada. Probabilmente nell’urto il serbatoio si è rotto, e il contatto dei cavi dell’alta tensione con il carburante ha causato un incendio che in poco tempo ha ridotto in cenere ogni cosa. Dell’auto è rimasto solamente lo scheletro.

I soccorsi

Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco, oltre alla polizia stradale e ai carabinieri. Le operazioni di rilievo dell’incidente sono durate fino a tarda notte, per le quali è stata impiegata anche la polizia scientifica. Non è stato possibile determinare per diverse ore nemmeno se la vittima fosse un uomo o una donna. Il corpo è stato estratto – con l’aiuto dei vigili del fuoco – dallo scheletro dell’auto, ed è stato portato all’obitorio dell’ospedale. In strada, al momento dell’incidente, c’era un altro automobilista che ha cercato di intervenire, tentando di aprire la portiera dell’auto, ma subito il fuoco ha impedito ogni azione.

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