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Gattinara continua a perdere residenti: meno bebè, ma c’è anche chi va via

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Gattinara continua

Gattinara continua a perdere abitanti: nel 2020 sia il saldo demografico che quello migratorio sono risultati negativi.

Gattinara continua a perdere abitanti

La città di Gattinara scende abbondantemente sotto la soglia degli 8 mila abitanti e chiude il 2020 con un’ennesima diaspora di residenti. L’analisi dei dati dell’ufficio anagrafe del municipio testimonia che, un po’ come in tutte le altre località, anche nella città del vino il numero delle nascite non è nemmeno comparabile con quello dei decessi, che lo scorso anno hanno subito un incremento anche per via dell’emergenza sanitaria. Resta alta anche la mobilità, ovvero chi decide di trasferirsi a Gattinara e chi decide di lasciare la città del vino per spostarsi altrove. E questi ultimi sono in aumento.

I numeri

Al 31 dicembre 2020, all’anagrafe erano iscritti 7.649 residenti, di cui 3.710 maschi e 3.939 femmine. La popolazione è suddivisa in 3.518 nuclei famigliari, comprensivi sia di chi abita da solo, sia delle famiglie con più figli. Lo scorso anno a Gattinara sono nati 37 bambini, in media circa tre al mese. I gattinaresi che sono morti nel 2020, invece, sono stati 160. I matrimoni registrati, sia civili che religiosi, sono stati nove.

Nell’anno passato Gattinara ha acquisito 190 nuovi cittadini, ovvero persone che hanno trasferito la loro residenza all’ombra delle colline del Docg. Di contro, però, sono 211 le persone che hanno lasciato Gattinara per trasferirsi verso altre città. Sommando i saldi del bilancio tra nuovi nati e decessi (- 123) e del bilancio tra nuovi arrivati e trasferimenti (- 21), si scopre che Gattinara nel 2020 ha perso 144 cittadini, proseguendo così la sua diaspora, che ormai da qualche anno vede la città del vino sotto la soglia degli 8 mila abitanti.

Le città

Un po’ come tutte le città, grandi e piccole, anche Gattinara, quindi, perde abitanti. Se diventa difficile commentare i fatti della vita, come le nascite e le morti (queste ultime ovunque nettamente superiori alle prime), resta aperta la partita dei trasferimenti, ovvero dell’appeal che Gattinara esercita come città o, più semplicemente, la necessità di trasferirsi vicino al proprio posto di lavoro. Lo stabilimento Lavazza, sicuramente, richiama in città diversi lavoratori, che scelgono di trasferirsi vicino all’azienda in cui lavorano. Ma il costo del mattone e degli affitti, invece, potrebbe essere un deterrente, a vantaggio dei centri più piccoli, dove le case costano meno.

I trasporti

Il fatto di trovarsi in una cittadina più “grande”, infatti, perlomeno nella zona, offre pochissimi vantaggi in termini di servizi. A Gattinara (così come in tutti i centri della Valsesia) chi non ha un’auto o qualche famigliare disposto a offrire il passaggio, diventa impossibile muoversi fuori città, a causa di un servizio di trasporto pubblico creato quasi esclusivamente a misura degli studenti, che viene ridotto notevolmente in periodo non scolastico e che diventa inesistente nei festivi. Così, a parte qualche supermercato, una cittadina come Gattinara offre poco di più di un piccolo centro, dove le case costano meno e dove, in qualsiasi caso, serve l’auto per fare qualsiasi cosa: dalla visita all’ospedale fino a una gita domenicale.

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