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Gattinara pagherà per 30 anni l’area industriale mai partita

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Trattative con la Regione per rateizzare la restituzione di 2,8 milioni di euro

Il Comune di Gattinara deve restituire 2,8 milioni alla Regione per l’area industriale che non c’è. Torino aveva infatti finanziato l’urbanizzazione dell’area cosiddetta Pip (Piano insediamenti produttivi), che però non è mai decollata, complice la crisi. E proseguono in queste settimane le trattative tra i due enti per definire un piano di rientro. Affidati con la rassicurazione che i soldi sarebbero stati da restituire soltanto man mano che i lotti sarebbero stati venduti alle aziende, in realtà la Regione da qualche mese ha iniziato a chiedere indietro i soldi. Un richiesta che, oltre a Gattinara, è stata fatta a diversi altri Comuni, mettendo non poco in difficoltà le varie amministrazioni. Come quella della Città del vino.

 

«Stiamo aspettando – dice il sindaco Daniele Baglione – che la Regioni valuti la nostra proposta, ovvero quella di un piano di rientro trentennale. Al momento la Regione ha proposto ai Comuni interessati un piano di rientro basato su quindici anni, ma ritengo che un piano che duri trent’anni sia decisamente più credibile e soprattutto più sostenibile per qualsiasi amministrazione comunale». L’ipotesi non è così remota, anche perché da poche settimane la Regione ha emesso una delibera con cui concede un piano di rientro di trent’anni in quei casi in cui l’area industriale sia stata realizzata da società di servizi che, in alcuni casi, sono poi fallite. «Il pagamento in trent’anni – continua Baglione – è una formula riconosciuta e concessa dallo Stato. Non capisco perché la Regione non potrebbe applicarlo. Del resto si sta parlando di enti pubblici, non di privati che possono scappare»

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