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Gattinara riavrà i ”suoi” reperti per organizzare una mostra sulla necropoli

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Gli scavi hanno portato alla luce diversi monili metallici

Un accordo per valorizzare i reperti archeologici: è stato raggiunto a Gattinara. Nei boschi della cittadina è stata infatti ritrovata un’antica necropoli.

«Dopo aver appreso – dice il sindaco Daniele Baglione – che diversi reperti archeologici rinvenuti a Gattinara in seguito ai lavori per la realizzazione del metanodotto Vercelli-Romagnano erano esposti alla mostra “Prima del Bottone: accessori ed ornamenti del vestiario nell’antichità”, al Museo di antichità di Torino, ho incontrato personalmente i responsabili degli scavi per chiedere le motivazioni dell’assoluto riserbo tenuto dalla Soprintendenza e, ovviamente, per avviare una collaborazione tra i nostri enti che possa portare alla valorizzazione di quanto ritrovato».

Gli scavi, partiti lo scorso anno, hanno rinvenuto 76 sepolture appartenenti alla cultura di Golasecca e risalenti al V e IV secolo avanti Cristo. Quanto è emerso durante la ricerca non è stato divulgato, come è giusto che sia. Se non che alcuni significatici reperti, come vasi, fibule, bracciali ed altri monili prevalentemente in bronzo, sono stati esposti, nel più assoluto silenzio, a Torino nella mostra sugli accessori dell’antichità.

«Gli studiosi – prosegue Baglione – hanno confermato che si è trattato di una scoperta del tutto casuale che si è mantenuta riservata per evitare che privati senza scrupoli potessero depredare il sito, come già accaduto in altri casi simili al nostro. I responsabili dello scavo hanno confermato che l’intero sito è stato indagato nella sua interezza individuando 76 sepolture del IV e V secolo avanti Cristo entro fossa in terra, per tale motivo molto danneggiate, dalle quali però è emerso un ricco corredo metallico (con anche materiali in ceramica, ferro e argento), costituito da orecchini, bracciali, ferma-trecce ed altri oggetti simili». Le sepolture erano a una profondità di circa 30, 40 centimetri ed il ritrovamento ha consentito di ampliare la conoscenza della cultura golasecchiana, dalla località presso il Ticino, dove avvennero i primi ritrovamenti agli inizi del 19°secolo, in particolare con riferimento proprio ai corredi in metallo e al loro uso.

«L’incontro è stato molto proficuo – dice il sindaco -. al di là di come si sia arrivati al ritrovamento e al restauro dei beni, abbiamo parlato della volontà di valorizzare al meglio, per Gattinara, questa scoperta che è stata fatta proprio sul nostro territorio. Come sempre, in questi casi, la collaborazione tra enti è la via maestra. Abbiamo quindi posto le basi per portare in città non solo un ciclo di conferenze dedicato ma anche e, soprattutto, per portare qui i reperti recentemente restaurati e poterli esporre alla vista di tutti. Già dunque in tarda primavera, al massimo inizio estate potremo ammirare anche a Gattinara quanto recentemente rinvenuto nel nostro territorio e approfondire la conoscenza del nostro passato».

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