Attualità
Gattinara ricorda gli alpini “andati avanti”
Gattinara ricorda gli alpini scomparsi: sabato scorso è stata celebrata la “Serata del ricordo”, dedicata alle penne nere che non ci sono più.
Gattinara ricorda gli alpini
Una serata dedicata alla memoria degli alpini che non ci sono più, ma che hanno lasciato il loro esempio. «Ricordare i nostri alpini significa portarli sempre con noi e fare tesoro del loro operato in seno ai gruppi ed alla sezione, e seguirne l’esempio». Si è tenuta sabato a Gattinara la “Serata del ricordo”, uno dei momenti di maggior coinvolgimento della sezione Ana Valsesiana: durante la serata sono state ricordate tutte le penne nere “andate avanti” negli ultimi due anni.
Il paradiso di Cantore
«Tutti coloro che abbiamo ricordato nella serata – affermano gli organizzatori – sono stati perni importanti di continuità e laboriosità dell’altruismo alpino, come ha rimarcato don Franco al termine della serata. E’ lodevole il modo in cui gli alpini si rassegnano all’ultimo saluto: pensando che chi ha posato lo zaino a terra è partito per il Paradiso di Cantore. Il detto ha origine nell’immediato dopoguerra 15/18 ad opera del giornalista Mario Bisi che in un suo articolo a ricordo degli alpini caduti in guerra immaginò che il generale Antonio Cantore, caduto fra i primi sulle Tofane, dall’aldilà passasse in rivista i battaglioni composti da chi era già deceduto».
La cerimonia
La serata è iniziata al parco delle Rimembranze con la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti ed è proseguita nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo alla presenza dei famigliari degli alpini commemorati, dei gruppi coi loro gagliardetti e dei tanti alpini. «Lo scorrere delle immagini di quegli alpini, fra l’altro molti ancora in giovane età, non più fra noi ma sempre presenti nei pensieri e i ricordi della loro alpinità narrati da chi ben li ha conosciuti e con essi ha trascorso una parte del loro percorso terreno, sono stati intervallati dai canti del coro sezionale Alpin dal Rosa, diretto dal maestro Ivan Cantarutti. Coro che, malgrado la lunga assenza dovuta alla pandemia e di conseguenza anche l’impossibilità delle prove, ha confermato di essere sempre quel grande coro che tutti noi eravamo abituati ad ascoltare ed applaudire».
L’impegno nella pandemia
Alla commemorazione erano presenti i sindaci e i vice dei Comuni di Prato Sesia, Gattinara e Romagnano, mentre il direttivo sezionale era rappresentato dal vice presidente vicario, Mauro Scaglia e da numerosi consiglieri. «Un pensiero di lode deve andare a Mauro Pallone, artefice di queste serate e ai suoi stretti collaboratori Simone Zani e Davide Margaria. Tutti coloro che all’inizio o al termine della serata, sono intervenuti con brevi discorsi, hanno evidenziato l’operato e l’impegno di tanti alpini in questo periodo così difficile per tutti. Malgrado l’emergenza sanitaria e quindi il rischio di contagio, tanti alpini della nostra sezione hanno supportato il personale medico e paramedico nella gestione dell’emergenza e collaborato con le varie amministrazioni comunali nelle varie iniziative atte ad aiutare la popolazione e questo è certamente il modo migliore di ricordare chi ora ci veglia dal Paradiso di Cantore».
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