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Gattinara, sull’acqua i conti non tornano. L’opposizione chiede una verifica

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Gattinara, sull’acqua i conti non tornano. Casazza: «Per ora non ci sono criticità. Impensabile sostituire 61 chilometri di tubi» Ma l’opposizione chiede una verifica. Petterino ha presentato un’interrogazione sulle condizioni dell’acquedotto.

Acquedotto in salute o colabrodo? Gattinara si confronta sul tema siccità

La crisi idrica approda a Gattinara, sotto forma di diatriba all’interno del consiglio comunale. Il rappresentante della lista di minoranza “La Svolta”, Patrizio Petterino, aveva presentato nei giorni scorsi un’interrogazione nella quale chiedeva quali fossero le condizioni di salute dell’acquedotto. «Vorrei conoscere qual è la situazione attuale, se ci sono perdite e se si è posto rimedio a quelle conosciute – afferma – Tempo fa, si erano accertate differenze tra l’acqua erogata e quella consumata, chiedo che vengano verificate. Se, fatti sopralluoghi, si trova tutto a posto, bene; altrimenti, si prendano provvedimenti».

Il sindaco Maria Vittoria Casazza ha risposto, specificando che «al momento della richiesta non risulta alcuna condizione di emergenza e non vi sono rotture o perdite evidenti. Dare però un riscontro puntuale e affidabile della dispersione reale dell’acquedotto sull’intero territorio comunale non sarebbe significativo dello stato di mantenimento della rete. Tali dati sarebbero comprensivi sia delle perdite reali che di quelle “apparenti”, ossia consumi non fatturati, vetustà del parco contatori e altre motivazioni tecniche che inciderebbero sulla veridicità degli stessi».

Il Pnrr contro le perdite

Il sindaco gattinarese aggiunge che per raggiungere uno stato ottimale della gestione, il Comune di Gattinara è stato inserito tra quelli oggetto di richiesta di finanziamento del Pnrr per la riduzione attiva delle perdite. «Finanziariamente, non sarebbe pensabile intervenire con la sostituzione dei 61 chilometri di rete idrica complessiva – afferma ancora Casazza -, in quanto impatterebbe in modo insostenibile sulle bollette. Tuttavia negli ultimi anni si è intervenuti con la sostituzione di circa due chilometri di rete, il 3 per cento del totale, oltre che con diverse campagne di ricerca delle perdite».

«La risposta non soddisfa»

«Negare che vi sia una crisi dell’acqua è assurdo – commenta Petterino –. Abbiamo la fortuna che, oltre 25 anni fa, i pozzi di prelievo sono stati scavati a 140 metri di profondità, e questo garantisce una falda relativamente sicura, anche se costosa in termini di consumi energetici. Inoltre è contraddittorio affermare che non vi sono perdite significative e, nel contempo, affermare che la rete è vecchia e vi sono dubbi sulla tenuta. Solo il controllo di entrate e uscite può garantire la gestione, e non conoscere i consumi e le richieste dell’utenza significa non governarla, ma limitarsi a emettere le bollette».

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