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Gentilezza e attenzioni: così Varallo vuole diventare “Città amica degli anziani”

«Vogliamo creare un clima ospitale per le persone fragili: tanti piccoli gesti e servizi che fanno la differenza»

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Gentilezza e attenzioni: così Varallo vuole diventare “Città amica degli anziani”. Anche alcuni ospiti di Casa Serena e delle strutture di Serravalle e Crevacuore gestite da Anteo hanno preso parte al concerto di Bobby Solo all’Alpàa e questo è legato ad un progetto pilota.

Gentilezza e attenzioni: così Varallo vuole diventare “Città amica degli anziani”

Il progetto denominato “Varallo città amica degli anziani” partirà a breve. La località valsesiana fa parte di un ristretto gruppo di Comuni (Padova ed Imperia sono tra quelli che hanno aderito) che hanno deciso di dedicare particolare attenzione alle persone sole e in difficoltà.

A seguire il progetto Eraldo Botta, che in occasione del concerto di Bobby Solo si è improvvisato autista del pulmino che ha portato gli anziani al concerto: «Molte volte pensiamo ai giovani – spiega il vice sindaco – mentre in qualche modo ci dimentichiamo delle persone più fragili. E allora abbiamo deciso di dedicare una serata proprio a loro invitando un personaggio che potesse risvegliare tanti ricordi, come Bobby Solo. Poi abbiamo pensato di lanciare un sondaggio, chiedendo se qualcuno se la sarebbe sentita di venire a vedere il concerto. Ha risposto di sì una cinquantina di ospiti e così li abbiamo accompagnati in piazza e poi riaccompagnati in struttura alla fine del concerto. Per me è stata una serata emozionante, una signora con le lacrime agli occhi mi ha detto che le avevo fatto un regalo bellissimo, perché erano quattro anni che non usciva dalla struttura».

Nuovi cartelli

Il progetto “Varallo città amica degli anziani”, insomma, è partito con il piede giusto, ma in vista ci sono altre novità: «Presto a Varallo spunteranno tutta una serie di cartelli – riprende Botta – in cui ci saranno indicazioni su cosa fare quando si vede una persona in difficoltà, l’elenco dei servizi a disposizione e i relativi numeri di telefono. Altri cartelli saranno posizionati vicino alle strisce pedonali per ricordare di aiutare ad attraversare la strada agli anziani e alle persone fragili». E poi l’invito ad altri piccoli gesti, come una sedia fuori da un negozio, un bicchiere d’acqua o una faccia amica per combattere i momenti di tristezza.
«Dobbiamo dimostrare che siamo comunità e lo siamo nei momenti più difficili, un po’ com’era successo durante il Covid. Ora quello spirito si è un po’ perso e si è tornati a pensare solo per sè. Questo progetto nasce proprio da lì e ringrazio il presidente dell’Unione montana Francesco Pietrasanta e quello della cooperativa Anteo Luca Tempia che hanno subito dato piena collaborazione» .

Un gelato o una passeggiata

Botta per il progetto varallese si è ispirato anche a un’iniziativa degli anni ‘60: «I cavalieri Lancia avevano fatto una campagna per sensibilizzare gli automobilisti a fermarsi per far attraversare i pedoni e a non suonare troppo il clacson per non dare fastidio. Vorremmo ritornare a quello spirito e stimolare le persone a guardarsi intorno per capire se si può essere utili a qualcuno. Ci vorrà del tempo per riuscirci, ma era giusto dare in segnale. Io mi rendo disponibile per guidare ancora il pulmino e portare gli anziani a mangiare un gelato o a fare una passeggiata. Per me, come per l’assessore ai Servizi Sociali Enrica Poletti, sono queste le più grandi soddisfazioni del ruolo di amministratore».

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