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Ghemme, discarica senza elettricità: rischi per il percolato

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Intanto da tre mesi i quattro dipendenti di Daneco non ricevono lo stipendio

Sono di fatto gli angeli custodi della discarica di Ghemme. Ciascuno con le proprie mansioni, Maria Antonietta Cerri, Dorin Cocos, Angelo Albertinetti e Fabrizio Passarella ogni giorno da anni garantiscono la sicurezza dell’impianto. Peccato che i quattro dipendenti di Daneco, l’azienda a cui la Provincia di Novara ha tolto la gestione dell’impianto, non prendano lo stipendio da tre mesi e che all’interno del sito manchino corrente elettrica, metano e acqua, visto che le utenze sono state tagliate per il mancato pagamento delle bollette. Per questo l’altra mattina i dipendenti di Daneco, insieme a Salvatore Campennì, sindacalista di Cgil funzione pubblica hanno inscenato una protesta davanti al cancello della discarica.

Ne è venuto fuori un quadro tutt’altro che rassicurante, soprattutto per la sicurezza ambientale dell’impianto: «Il percolato è a livelli preoccupanti – hanno spiegato – e le pompe non funzionano perché non c’è la corrente elettrica». Manca pure l’acqua per lavarsi, per la verità, e anche vivere senza lo stipendio sta diventando problematico. La soluzione migliore per tutti, probabilmente, sarebbe l’assunzione dei quattro lavoratori da parte del consorzio Medio Novarese, che ha in mano temporaneamente la gestione dell’impianto. «Loro vengono a lavorare gratis – ha spiegato Campennì – e le condizioni in cui operano sono disagevoli. Sono costretti oltretutto a lavorare a giorni alterni per soli 5 giorni al mese. E ad oggi devono ancora percepire lo stipendio di dicembre e gennaio. Per questo chiediamo che il Consorzio regolarizzi al più presto la loro posizione».

Queste richieste sono state scritte in una lettera inviata al sindaco di Ghemme Davide Temporelli che ha partecipato a un incontro a Novara. «Certamente anche il nostro Comune – commenta – auspica che i dipendenti possano essere assunti dal Consorzio soprattutto perché conoscono la discarica come le loro tasche. Siamo fiduciosi che il passaggio possa avvenire in tempi brevi, confidando in una clausola contenuta nel decreto Madia». Temporelli non vuole creare allarmismo per ciò che riguarda i rischi per l’ambiente: «Esiste un tavolo tecnico che segue la vicenda. Dallo studio epidemiologico sono arrivate delle rassicurazioni, alla manutenzione ordinaria e allo svuotamento delle vasche di percolato, come previsto da un’ordinanza del Comune di Ghemme, provvederà il consorzio rifiuti, utilizzando gli 1,2 milioni della fidejussione di Daneco che gli sono stati girati dalla Provincia. Anche per ciò che riguarda il biogas, Arpa ci ha garantito che la situazione è sotto controllo. Noi stiamo facendo tutto il possibile, e certamente continueremo a farlo anche in tema di controlli e monitoraggi. L’obiettivo finale naturalmente è la chiusura dell’impianto».

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