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Ghemme il Covid azzera il carnevale: salta anche la fagiolata

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Ghemme il Covid

Ghemme il Covid mette il freno al Carnevale: la pandemia cancella gli appuntamenti per il 2021, ma il Barlan non mancherà di salutare la popolazione.

Ghemme il Covid cancella il Carnevale

Anche il Carnevale di Ghemme deve arrendersi di fronte alla pandemia. Quest’anno, a causa delle norme anti Covid, non si terrà l’appuntamento in piazza Castello, quando Re Barlan e consorte, Madama Pengin si rivolgono ai cittadini ghemmesi e ricevono dal sindaco le chiavi del paese. «Il 2021 sarà ricordato come l’anno in cui è stata interrotta la tradizione del carnevale, non solo a Ghemme – afferma Massimo Quercioli, volto della maschera ghemmese e presidente del Comitato carnevale -. Abbiamo tuttavia deciso di proporre una carrellata di fotografie degli anni passati sulla pagina Facebook del Comitato Carnevale di Ghemme».

Il 2020

Nel 2020, alle soglie del primo lockdown, il Comitato carnevale ghemmese era riuscito ad eleggere la maschera femminile, Lara Federici, e a realizzare la veglia di carnevale a febbraio, ma era saltato il giro delle cantine, poiché era in programma per marzo. «Il carnevale è un momento di amicizia, ci si trova, si sta in compagnia e non si può chiedere il distanziamento, così abbiamo deciso di non proporre nulla in presenza».

Un saluto

Per l’edizione 2021 del carnevale il Barlan ha deciso di proporre anziché il tradizionale discorso, un saluto ai ghemmesi, scritto in dialetto (ma con traduzione a fianco) dallo storico Mauro Imazio Agabio. Nello scritto, affisso nei locali e nei negozi di Ghemme, la maschera sottolinea che «non c’è bisogno di stare in maschera a carnevale perché si è già mascherati per il Covid». Il Barlan prosegue ricordando l’atto di vandalismo al monumento di Norma Cossetto, imbrattato lo scorso anno. Il bilancio del 2020 non può prescindere dalla piena del Sesia di ottobre, che ha spazzato via il ponte a Romagnano, complicando la viabilità: «Ora per andare a Vercelli o a Gattinara si fa il giro di Sant’Orsola e si arriva a sera».

Niente rogo

Va da sè che nemmeno l’attesa fagiolata in piazza Castello, che richiama da sempre numerosi partecipanti, non ci sarà. La mia fortuna – conclude la maschera – è che anche quest’anno non verrò bruciato. Finito il discorso potrò tornare a casa per vedere se là in Patagonia è meglio di qui. Ci vediamo un altr’anno».
Anche nel 2020 il Barlan, causa lockdown, era scampato al rogo.

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