Attualità
Ghemme ospita una famiglia di iracheni
Ghemme, la Comunità di Sant’Egidio e i parrocchiano accoglieranno una famiglia di iracheni.
Ghemme ospita una famiglia di profughi iracheni
La parrocchia di Ghemme accoglierà nelle prossime settimane una famiglia irachena composta da genitori e due figlie piccole. Il sacerdote ha avanzato una richiesta di aiuto durante le messe di settimana scorsa.
«Alla comunità – afferma Mario Armanni, componente della Comunità di Sant’Egidio – si chiede con fede e umiltà di iniziare un’avventura che sia per questa famiglia un modo per rendere la loro permanenza un terreno fertile. In questo modo potremo anche rinnovare il nostro cuore arido e invecchiato con l’acqua buona del Vangelo e un seme di pace e di amicizia universale».
Iraq, un paese devastato
«L’immagine forte di desolazione e morte è quella che ci propongono la televisione e i giornali, quando ci trasmettono i servizi desolanti dall’Afghanistan o da altre regioni del mondo scosse dalla violenza e dalla guerra – affermano i volontari della comunità di Sant’Egidio -, in questo contesto vivono molte famiglie come quella irachena che sarà ospitata a a Ghemme. Sono terre deserte, bruciate, abitate da sciacalli che ne fanno scempio».
Finalmente un posto tranquillo per la giovane famiglia
La famiglia di profughi troverà accoglienza e rifugio in un alloggio messo a disposizione dalla parrocchia di Ghemme. Si tratta di una coppia di giovani sposi e due figlie piccole, in fuga dall’Iraq.
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La famiglia ha affrontato un viaggio difficoltoso e pericoloso per raggiungere l’Europa. Si sono spostati prevalentemente a piedi attraverso la Turchia; quindi sono approdati all’isola di Lesbo, in Grecia.
Qui la famiglia ha vissuto per più di un anno in condizioni estreme: piccole casupole di plastica, senza servizi, una protezione insufficiente dal sole, dalla pioggia e dai topi. A Lesbo vivevano con altre 15mila persone nell’attesa di un visto, un permesso per poter ripartire verso una terra più ospitale.
Crediti foto: Lalibertà.info
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