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Ghemme prova a ”salvare” l’asilo nido: lunedì incontro decisivo

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A due educatrici è già stato comunicato il licenziamento

La lettera-appello delle mamme ghemmesi contro i temuti tagli all’asilo nido del paese ha sortito i primi effetti. «Siamo stati contattati – spiega Barbara Fontana, una delle promotrici dell’iniziativa – da una ventina di genitori, ma anche dall’associazione “Noi del castello” e dalla famiglia Sommi, che si sono offerte di darci una mano. E la lettera l’abbiamo spedita anche a Ponti e Francoli, due tra le principali aziende di Ghemme».

La speranza è di trovare il maggior numero di iscritti, ma anche qualche risorsa economica per il prossimo anno scolastico, in modo da evitare il licenziamento (già comunicato alle interessate) di Jolanda Marrano e Silvia Rabaglio, due delle quattro educatrici che operano all’interno della struttura. Una decisione presa proprio in considerazione del fatto che il numero degli iscritti al momento non giustifica, secondo la legge, la presenza di un numero così elevato di insegnanti. «Ma se restano in due e una si ammala? – si chiede Fontana – Devo andare a prendere il mio bimbo e portarlo a casa?».

Interrogativi a cui si cercherà di dare una risposta nell’incontro fissato alle 18 di lunedì 25 luglio in municipio. Vi parteciperanno i genitori dei bimbi che frequentano il nido, l’amministrazione comunale e la cooperativa che lo gestisce. In quell’occasione si vedranno come stanno realmente le cose, numeri alla mano.

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