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Gianluca Fantini, la ripresa dopo l’incidente

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Il vigile-corista di Pray sta affrontando il recupero con la fisioterapia. “Grazie a tutti per l’affetto”

Dopo un mese in ospedale tra Biella e Torino e una operazione chirurgica andata a buon fine Gianluca Fantini è tornato a casa e sta affrontando il recupero in seguito al terribile incidente avvenuto in un sabato di agosto. «Adesso sto facendo fisioterapia – racconta -. Devo ancora recuperare l’uso del piede sinistro. Purtroppo non ho ancora la sensibilità e devo muovermi in carrozzina, ma mi hanno detto che ci vuole pazienza. Per il resto ho recuperato, le terapie stanno funzionando».

Ovviamente Fantini è ancora a casa dal lavoro (adesso è vigile urbano a Borgosesia, dopo tanti anni alle dipendenze del Comune di Pray). L’uomo è molto conosciuto in zona sia per la sua professione, sia per la passione per il canto, che lo ha spinto a entrare nell’organico del coro “Cesare Rinaldo”.

Lo scorso agosto stava andando da Crevacuore verso Sostegno quando è uscito di strada: erano quasi le 8 del mattino e stava piovendo, un acquazzone improvviso. «L’ultimo mio ricordo è un’auto che mi veniva addosso – racconta -. Ho sterzato e sono finito nella scarpata. Mi sono risvegliato tra le lamiere dell’auto». Sono stati attimi di paura: la Opel Corsa si è ribaltata più volte prima di finire la sua corsa. Fantini per qualche istante perse i sensi, poi si svegliò nell’abitacolo ma non riusciva a muoversi. «Oltre alla rottura di qualche costola avevo subito un trauma ai polmoni e faticavo a respirare – racconta oggi -. Di quei momenti ho ricordi confusi, mi sentivo soffocare. Non vedevo l’ora di uscire». E’ stato necessario far intervenire i vigili del fuoco dei distaccamenti di Ponzone e Varallo per estrarre il vigile di Borgosesia dalle lamiere. «Hanno lavorato a lungo, mi sembrava un’eternità…», racconta ancora. Poi, una volta stabilizzato, finalmente la corsa in ospedale. Subito dopo l’incidente Fantini era stato ricoverato al “Degli Infermi” di Biella, dove gli erano state diagnosticate fratture al femore, bacino e diverse costole; poi è stato necessario anche un intervento al Cto di Torino per poter recuperare le forze.

La Opel Corsa su cui viaggiava l’ha vista soltanto nelle fotografie, il mezzo è completamente distrutto. «Non so come ho fatto a uscire da lì – spiega -. Ancora una volta vorrei davvero ringraziare i vigili del fuoco e tutti coloro che mi hanno aiutato in quei terribili momenti». Per tornare operativo ci vorrà ancora un po’ di tempo. Intanto, tra una seduta di fisioterapia e l’altra, risponde ai messaggi su Facebook che gli arrivano ormai quotidianamente. «Ho ricevuto davvero tante testimonianze di affetto e vicinanza – spiega -. Sono contento che ci sia tanta gente che mi vuole bene, ho ricevuto anche tante chiamate da amici, amministratori e conoscenti. Sono messaggi che fanno bene al morale e aiutano a recuperare le forze più in fretta possibile».

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