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Giovane scrittore morto a soli 22 anni. Lutto nel Vercellese
Giovane scrittore morto a soli 22 anni. Lutto nel Vercellese. Gianluigi aveva anche ricevuto il Premio della bontà in paese.
Giovane scrittore morto a soli 22 anni. Lutto nel Vercellese
Aveva ancora tutta una vita davanti, mille sogni da realizzare, tanti obiettivi da raggiungere e da condividere con le persone a lui più care. Ma il destino è stato crudele con Gianluigi Dellamula, ragazzo speciale residente a Saluggia. Se n’è andato nei giorni scorsi a soli 22 anni.
Come riporta Prima Chivasso, la notizia della scomparsa lascia un grande vuoto nella comunità che lo ha visto crescere, che lo ha visto festeggiare con i suoi coscritti l’arrivo della maggiore età. E anche che lo ha visto ricevere il riconoscimento più importante del paese, il Premio della bontà.
Aveva anche scritti di recente un libro frutto di ricerche nel mondo del fantasy. In particolare lui si era sempre molto interessato del mondo delle streghe. “Le incantatrici” era stato pubblicato all’inizio di quest’anno.
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Un premio per la solidarietà
Era stato il primo alunno a ricevere questo riconoscimento frutto del lascito di una maestra al Comune con l’obiettivo di premiare coloro che si distinguevano nei gesti di solidarietà, altruismo e accoglienza nei confronti dei meno fortunati e la presenza di valori morali e sociali oltre che per il merito scolastico.
Il ricordo del sindaco
Gianluigi era un ragazzo che non passava inosservato, come ricorda il vice sindaco di Saluggia Adelangela Demaria: «Gianluigi, una persona speciale. Qualche anno fa l’Istituto Calamandrei di Crescentino propose uno stage per lui. Conoscendo Gianluigi mi sono personalmente arricchita di un sentimento di grande rispetto per coloro che noi chiamiamo diversamente abili, ma in realtà i diversamente abili siamo noi che siamo ricchi per godere di buona salute ma spesso siamo aridi e poco sensibili.
In quelle circostanze mi disse che voleva scrivere un libro, lo stimolai a farlo e man mano che lo scriveva mi dava copia delle bozze che leggevo volentieri. Bene, il libro lo ha scritto e pubblicato: leggendolo mi sembra di sentire la sua voce che me lo racconta. Gian, te ne sei andato troppo presto, ma ti siamo grati per quanto ci hai insegnato durante questo pezzo di strada che abbiamo fatto insieme, con affetto ti abbracciamo ovunque tu sia».
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