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Governo vuol riaprire almeno la scuola primaria anche in zona rossa dopo Pasqua
Governo vuol riaprire almeno la scuola primaria anche in zona rossa dopo Pasqua.Lo aveva anticipato il Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, lo ha confermato questa mattina (mercoledì 24 marzo 2021) il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue.
Governo vuol riaprire almeno la scuola primaria
“Cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo subito dopo Pasqua”.
Riaprire scuola primaria anche in zona rossa dopo Pasqua
La mantovana ministra in quota a Italia Viva s’era già espressa due giorni prima.
“La scuola è chiusa solo nelle regioni rosse. Quindi mi auguro che già da questa settimana ci siano molte regioni che possano passare in zona arancione e riaprire la scuola così come stabilito nel decreto: nidi, scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e al 50% la secondaria di secondo grado”.
Uno ritorno all’arancione che tuttavia sembra poco probabile in molte aree, alla luce di una curva dei contagi che ancora non accenna a scendere significativamente.
E allora:
“Io penso che già da dopo Pasqua anche in zona rossa dobbiamo rivalutare le possibilità di riaprire la scuola dell’infanzia e almeno la primaria. La campagna vaccinale sarà andata avanti e saranno diminuiti i contagi. L’auspicio è che ci saranno le condizioni per poter riaprire”.
Come riporta Prima Novara Un’ipotesi oggi sposata anche dal presidente del Consiglio e che ha già trovato un accordo praticamente bipartisan (in particolare con Pd, 5S e Forza Italia).
Scuole aperte anche d’estate con laboratori
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E poi, finita questa congiuntura emergenziale, cosa accadrà?
L’anno scolastico quasi certamente non subirà cambiamenti, finirà nella seconda settimana di giugno come previsto. Eventuali prolungamenti del calendario sarebbero in capo alle Regioni, ma sembrano improbabili.
E allora l’ipotesi del Ministro dell’Istruzione ed ex rettore Patrizio Bianchi è quello di tenere aperte le scuole (primarie, medie e superiori comprese) fino a fine luglio — e se possibile anche per una parte di agosto — per laboratori che diano almeno ai ragazzi una sensazione di continuità.
Niente obbligo di frequenza, niente voti. Saranno le scuole a decidere cosa far fare ai ragazzi: la speranza è anche quella di allargare a professionisti del teatro e dello spettacolo – ormai fermi da un anno – come docenti.
Uno schema non facile da costruire. Staremo a vedere.
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