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Grignasco, addio all’istituto comprensivo: le scuole faranno capo a Romagnano

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grignasco primo anno

Il sindaco: «Scelte basate solo sui numeri, senza considerare gli altri fattori»

Addio all’istituto comprensivo di Grignasco: dal prossimo anno scolastico, passerà sotto il “Curioni” di Romagnano. È quanto previsto dal piano provinciale di organizzazione della rete scolastica. Secondo il nuovo assetto le scuole di Grignasco e Cavallirio faranno capo a Romagnano, mentre quelle di Boca e le medie di Maggiora, che facevano parte dell’istituto di Grignasco, diverranno parte di uno dei due poli scolastici che nasceranno a Borgomanero. Anzi proprio Boca sarà sede del secondo istituto comprensivo di Borgomanero.

Una decisione, che se sarà effettiva, è stata accolta con ben poco entusiasmo a Grignasco, dove il sindaco Roberto Beatrice ha espresso una posizione nettamente contraria. «Aspettiamo solo la delibera provinciale – dice il primo cittadino – ma i giochi pare siano ormai fatti: le scuole di Grignasco torneranno a far parte del plesso di Romagnano, come era una volta, creando un polo scolastico di 1250 alunni. Attualmente Grignasco, che comprende Cavallirio, Boca e le medie di Maggiora, conta 628 alunni; secondo la legge si tratta di un numero più che sufficiente per mantenere l’autonomia. Quando il numero di studenti sarà raddoppiato temo non si potrà mantenere una gestione altrettanto efficace delle scuole. Il secondo istituto comprensivo di Borgomanero, nato dalla divisione del polo attuale, resterà solo sulla carta perché Boca rimarrà un plesso fragile. Sono scelte assurde, basate solo sui numeri, che non tengono conto di tutti gli altri fattori. Oltre ai problemi legati all’autonomia amministrativa, infatti, non si tiene conto delle numerose risorse, umane ed economiche, impegnate su Cavallirio e Boca».

Piuttosto, secondo Beatrice, dal punto di vista organizzativo sarebbe stato il caso di valutare un ampliamento di Grignasco, magari assorbendo anche la scuola primaria e dell’infanzia di Maggiora.

«Per le famiglie – prosegue Beatrice – il disagio più grosso potrebbe essere relativo alla continuità dei lavori didattici, che dovranno essere ripresi in modo diverso. Cadendo l’autonomia amministrativa, non ci sarà più la segreteria a Grignasco, penalizzando il contatto diretto con le famiglie. Alla fine temo vi sia un calo dei servizi, senza nemmeno quei gran risparmi. Nel prossimi giorni dovrebbe essere pubblicata la delibera della Provincia, anche se la strada pare ormai segnata. Comunque valuteremo, carte alla mano, se ci sono possibilità per un ricorso».

Nei giorni scorsi si sono tenuti alcuni incontri in Regione con il sindaco e la dirigente scolastica Laura Civello, che ha spiegato i dubbi e gli interrogativi relativi al nuovo assetto. «Dopo il consiglio docenti dei prossimi giorni – conclude Beatrice – faremo un’altra delibera dove ribadiremo la nostra contrarietà».

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