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Gruppo di frazionisti di Borgosesia: «Abolire il rally»

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Ecco la lettera scritta dai residenti che si ritengono “ostaggi” involontari della competizione

Sì alle corse a piedi o in bicicletta, basta con il rally che tiene in ostaggio le frazioni per due giorni. Questa in sintesi la posizione di un gruppo di residenti delle frazioni di Borgosesia che questo fine settimana saranno toccate dal rally “Città di Varallo e Borgosesia”. Che in una lettera aperta esprimono, come già fatto alcuni anni fa, il loro disagio di persone forzatamente coivolte in un evento che non gradiscono. Ecco la lettera.

«Ancora una volta apprendiamo dai giornali locali e solo una settimana prima dell’evento che saremo costretti a subire una manifestazione che riteniamo un vero affronto a quelli che sono i principi di equilibrio tra uomo e ambiente. Ci riferiamo al rally Varallo – Borgosesia che trova l’espressione più inopportuna nelle nostre frazioni. Vogliamo esprimere il nostro dissenso più forte e deciso ad una manifestazione che per ben due giorni ci vede ostaggi all’interno delle nostre abitazioni, con aree e proprietà esterne occupate prepotentemente da organizzatori e visitatori del tutto incuranti di calpestare, sporcare e imbrattare aiuole, prati e parcheggi privati.

Le frazioni locali del comune di Borgosesia sono aree residenziali e rurali molto apprezzate per la loro quiete, per la presenza di aree verdi e di animali che soprattutto nel fine settimana rappresentano motivo di svago per adulti e bambini. Ogni domenica, infatti, le piccole vie e strade di campagna sono invase da persone che passeggiano tranquillamente con i propri figli e i propri animali domestici al seguito. Per altri è l’occasione di svolgere attività fisica, in bicicletta o a piedi. Ebbene, ci chiediamo come sia possibile autorizzare tratti di prove speciali con automobili che sfrecciano ad alta velocità in strade ove peraltro la visibilità è in gran parte ridotta dalla presenza di moltissime curve.

Oltre a rappresentare uno sfregio alle politiche di tutela e di salvaguardia dell’ambiente, una manifestazione che è il divertimento di pochi rappresenta un rischio e un danno per la sicurezza di molti. Lo hanno dimostrato le scorse edizioni della medesima manifestazioni, in occasione delle quali per molti noi residenti il disturbo è stato notevole (ci ritroviamo al mattino con un nastro sulla porta di casa che per “la nostra incolumità” ci vieta di uscire durante il fine settimana!!!!!!) e addirittura animali domestici sono stati ritrovati privi di vita a bordo strada.

Ma ne è stata la dimostrazione anche il recentissimo incidente avvenuto in Campania proprio durante un rally che ha avuto luogo in un contesto simile al nostro. Francamente questa manifestazione è a parare della maggioranza dei residenti decisamente anacronistica. Troviamo veramente difficile capire come una Amministrazione pubblica che abbia realmente a cuore il benessere e la sicurezza dei propri cittadini possa autorizzare una simile iniziativa.

E i danni alle proprietà? Ogni anno devono passare per contenziosi con assicurazioni e periti. Qualora qualcuno venisse coinvolto in un incidente? Chi vorrà assumersi le responsabilità? Eppure, in strade strette e ricche di curve le probabilità che un’auto possa deviare la propria traiettoria sono veramente alte. Probabilmente questo porterà a riflettere chi di dovere, ma allora sarà troppo tardi. Ricordiamo inoltre che le frazioni coinvolte nel “circuito” del rally sono servite da un’unica strada comunale e non esistono possibilità per gli abitanti di uscire o rientrare nelle proprie abitazioni (che spesso hanno accesso diretto sulla strada comunale stessa)se non utilizzando la strada coinvolta nel rally.

E’ quindi piuttosto assurdo pensare che gli abitanti per due giorni e per tutto l’arco orario interessato dalla manifestazione non escano di casa! Piuttosto debole la posizione di chi afferma che si tratta di due giorni all’anno perché non è raro sentire a tarda sera e al mattino presto (già alcune settimane prima delle prove ufficiali!!!!) sfrecciare auto a tutta velocità, e ciò a rischio e pericolo di chi abita in queste zone, oltre che dei tanti animali domestici e selvatici che popolano tali aree. Nonostante tutto quanto sopra, l’autorizzazione alla gara non è tardata ad arrivare, del tutto incurante dei rischi reali che essa comporta. Aggiungiamo inoltre che per rispetto dei residenti e fruitori delle seconde case, oltre che della normativa vigente in termini di tutela ambientale giustamente applicata in caso di lavori pubblici e privati, tenuto conto che la manifestazione pretende di chiudere le strade che costituiscono l’unico accesso viabile ai nuclei residenziali delle frazioni dal mattino alle 9 fino al pomeriggio inoltrato, sarebbe civile per lo meno prevedere l’interruzione dell’evento nell’orario di pausa pranzo, poiché i residenti hanno diritto a ritornare alle proprie abitazioni se ne sono usciti al mattino presto per evitare di dover subire la gara, o ridurre la durata dell’evento ad un paio d’ore al massimo…

Ci chiediamo invece come la manifestazione ottenga deroghe sulla normativa dell’impatto acustico e delle emissioni in aria in aree residenziali!! Non vogliamo respirare altro inquinamento oltre a quello già presente! Vogliamo vivere nella quiete e goderci la nostra natura! Abbiamo scelto di vivere lontano dal centro urbano per questo motivo! Ed è un nostro diritto di cittadini residenti, se questo può ancora contare qualcosa! Bene accette le manifestazioni per eventi sportivi “puliti” e sicuri, come maratone e gare ciclistiche. Ma esigiamo e continueremo a chiedere a gran voce fino a quando sarà necessario la totale abolizione del rally Varallo-Borgosesia. Certi che buon senso e civiltà abbiano la meglio in questa vicenda, ringraziamo e porgiamo i nostri più cordiali saluti».

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