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Guai a fermare la stagione sciistica: per il turismo sarebbe un disastro

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Guai a fermare

Guai a fermare gli impianti sciistici: l’allarme dell’europarlamentare leghista Alessandro Panza per l’economia nelle zone alpine.

Guai a fermare gli impianti

Chiudere gli impianti sciistici si tradurrebbe nel collasso dell’economia delle zone alpine. L’altolà arriva dall’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile del dipartimento aree montane della Lega. «Il nuovo Dpcm – spiega Panza – firmato senza la possibilità di confronto con le Regioni che si erano opposte, stronca le “attività non essenziali”, che così vengono definite, ma che sono parte integrante della produzione di reddito del nostro paese. Tra queste attività “non essenziali” rientrano anche gli impianti sciistici. Quindi la stagione sciistica appena iniziata rischia di essere stroncata sul nascere. Il blocco di piste da sci e impianti di risalita per i non agonisti rischia di mettere in ginocchio le già fragili economie di molte vallate alpine; un provvedimento nato forse dalle immagini provenienti dal primo giorno di apertura delle piste da sci di Cervinia con assembramenti peraltro inferiori a quelli che quotidianamente si trovano ad affrontare i fruitori dei mezzi di trasporto pubblici».

Gli altri Stati

Come ricorda Panza, Svizzera, Francia e Austria, pur con tutte le restrizioni anti-coronavirus hanno mantenuto l’apertura degli impianti: «Mettiamo a punto qualunque protocollo voglia il governo, ma prevediamo l’apertura per salvare la stagione invernale. I dati delle associazioni di categoria Federfuni e Anef parlano di 15mila impiegati direttamente nel settore, di cui un terzo fissi, e di un indotto calcolato in 150mila posti di lavoro nel settore degli impianti sciistici tra maestri di sci, ristoratori e via dicendo. Oltre alle chiusure il Governo ha annunciato indennizzi, bene, purché siano risorse reali e non quei fondi già promessi questa primavera e non ancora pervenuti, dispersi tra un decreto e l’altro, e che tengano conto di tutti».

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2 Commenti

1 Commento

  1. Massimiliano

    2 Novembre 2020 at 23:30

    Fermare il circo bianco e un disastro per tutti, dobbiamo fare sacrifici, attesa, ritardi a prendere gli impianti, code, mascherina, lo si fa, ma i sacrifici lo devono fare anche gli addetti ai lavori abbassare il prezzo degli skipass! Così riparte il circo bianco

    • Simone

      3 Novembre 2020 at 21:38

      Da sciatore, penso che adesso non sia importante andare a sciare, ma tenere aperte le scuole, perché in Italia di ignoranti compreso me, ce ne sono troppi.Le priorità sono altre, non dovremmo dimenticarlo!

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