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I Cedri di Fara Novarese, punto di riferimento per la medicina sportiva

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In Habilita Casa di Cura I Cedri di Fara Novarese (No) prende il via il prossimo 7 luglio l’Ambulatorio di Ortopedia Sportiva e Robotica. Un servizio nuovo che vede la stretta collaborazione tra il Dr. Federico D’Amario (responsabile dell’Unità Robotica Ortopedica) e il Dr. Giacomo Zanon (responsabile dell’Unità di Sport Medicine). Abbiamo chiesto al Dr. Zanon da dove nasce l’idea di proporre un servizio di questo tipo: “Vogliamo sviluppare un discorso di chirurgia a 360 gradi nell’ambito della medicina sportiva. Abbiamo voluto rispondere in modo concreto e qualitativamente elevato ad una domanda crescente proveniente dal territorio. Attualmente sono molto pochi i centri attrezzati per fornire un servizio come quello che metteremo a disposizione dei pazienti”.

In che cosa consiste questo servizio?

“Si tratta di un progetto ambizioso – prosegue il Dr. Zanon – per il quale stiamo lavorando intensamente. Habilita è impegnata nell’allestimento di sale operatorie super tecnologiche, dotate di strumenti avanzati, di impianti di ultima generazione e di tecnologie che assistono il chirurgo durante l’intervento”.

Ci sono patologie particolari di cui vi occuperete in questo ambulatorio?

“Ci occuperemo di lesione di legamenti crociati, patologie meniscali, patologie tendinee e, più in generale, di tutte quelle patologie che si inseriscono nel filone dell’ortopedia in ambito sportivo”.

C’è un’età specifica dei pazienti che praticano sport a cui è rivolto questo servizio?

“Quando parliamo di medicina sportiva non esistono limiti di età. Lo sport e gli sportivi non hanno età. Per questo nemmeno noi abbiamo posto limiti. Ci rivolgiamo a tutti gli sportivi in senso generale”.

L’ambulatorio vede il connubio tra medicina sportiva e chirurgia robotica. Il Dr. D’Amario di spiega per quali particolari patologie si rende necessario l’utilizzo della robotica

“Tra le patologie più frequenti per gli sportivi ci sono le artrosi post traumatiche: queste vanno affrontate con la robotica. Non si tratta in questi casi delle tradizionali forme di artrosi che sopraggiungono con l’avanzare degli anni, ma sono dettate da traumi sportivi, quindi caratterizzate da difetti rotazionali e che vanno assolutamente affrontate con la chirurgia robotica. Parliamo di patologie che si differenziano da quelle dell’anziano: qui avremo a che fare con ginocchia che presentano gravi deformità”.

L’ambulatorio è quindi rivolto essenzialmente agli sportivi?

“Come ha giustamente detto poco fa il Dr. Zanon, non ci sono limiti specifici d’età: si può essere sportivi anche a 50, 60 e 70 anni. Se si è sviluppata un’artrosi del ginocchio in seguito a traumi sportivi che ha provocato una degenerazione funzionale dell’articolazione, noi possiamo intervenire per risolvere in modo efficace il problema. Ovviamente si tratta di un paziente molto differente da quello che soffre di artrosi provocata dalla vecchiaia. Grazie all’esperienza che abbiamo e alla tecnologia avanzata di cui disponiamo – conclude il Dr. D’Amario – vogliamo rendere Habilita Casa di Cura i Cedri di Fara Novarese un punto di riferimento di rilievo nell’ambito della chirurgia ortopedica sportiva e robotica”.

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