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Il comitato acquista il primo terreno per combattere le trivelle di Eni

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Carpignano si oppone al progetto di ricerca di idrocarburi

Sono state 297 le persone che a Carpignano  hanno scelto di acquistare un terreno insieme per fermare le trivelle di Eni. Le adesioni sono arrivate quasi spontaneamente, noi ci siamo solo fatti trovare nei luoghi giusti per poterle raccogliere ed elaborare in un database.
«Eni insiste nel ribadire che non procederà con il progetto qualora la popolazione si dimostri ostile, ebbene noi abbiamo creduto che non ci fosse un modo più inequivocabile per inviare ad eni un messaggio chiaro e forte della nostra opposizione», è quanto sostenuto dal comitato Dnt in conferenza stampa.
Grazie a un atto è stato possibile procedere all’acquisto collettivo del terreno in capo ad una moltitudine di soggetti, evitando altresì che gli stessi dovessero essere presenti, tutti insieme, il giorno della stipulazione dell’atto. «Ci ritroviamo, tutti insieme, proprietari di un terreno e dovremo insieme decidere come utilizzare tale proprietà per rafforzare la nostra forza di
opposizione al progetto Eni – hanno spiegato ancora i componenti del comitati -. Si tratta di un’area che misura circa 3000 metri quadrati. Il caso vuole che siamo diventati proprietari proprio dell’area in cui eni ha previsto di posizionare la prima trivella».
Domenica 11 giugno sarà proposta una merenda sul terreno per festeggiare insieme TerrAmiamo.

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