Attualità
Il Soccorso alta Valsesia forma nuovi operatori
Obiettivo: aumentare gli effettivi del sodalizio
Da oltre trent’anni il Sav (Soccorso alta Valsesia) è a disposizione del territorio dell’alta valle e ora scommette sui nuovi volontari. Si aprirà in primavera tra marzo e aprile il nuovo corso per andare a cercare personale interessato a far parte del gruppo. L’obiettivo è andare ad aumentare il sodalizio che al momento conta 25 persone residenti tra Varallo e Alagna. «Abbiamo intenzione di proporre un corso per formare un soccorritore esecutore 118 – spiega la presidente Michela Rossato -. Contiamo di proporlo in primavera tra marzo e aprile. Sarà un corso di 150 ore: 50 teoriche e 100 di tirocinio pratico protetto dove, una volta superato l’esame, si andrà a lavorare sul campo. E’ un percorso che va completato in sei mesi e in cui si imparerà anche a usare il defibrillatore». Il Sav rappresenta un punto di riferimento importante per l’alta Valsesia, grazie all’impegno di un gruppo motivato di persone.
Nell’ultimo periodo poi sono state messe in campo tante novità. E’ stata inaugurata la sede che sorge proprio nel centro di Alagna, punto strategico da cui partono i soccorsi. «Siamo riusciti a portare avanti diversi progetti nell’ultimo periodo – spiega Rossato -. Grazie a diversi enti abbiamo una sede nuova e funzionale, abbiamo ottenuto i parcheggi. E a Riva Valdobbia c’è il punto di atterraggio dell’elisoccorso». Il Sav è un gruppo attivo anche nel ricercare contributi. «Grazie ai fondi del 5 per mille siamo riusciti ad acquistare nuove apparecchiature per dare un servizio sempre più completo – riprende la presidente -. Inoltre abbiamo vinto il bando h12 che ci ha permesso di avere due dipendenti fissi, un valore aggiunto per il nostro territorio».
L’ambulanza Sav di Alagna rappresenta l’unico presidio di emergenza dell’alta Valsesia. « Siamo a completa disposizione della centrale operativa – riprende Rossato -. Siamo sulla linea dei 200 interventi all’anno, pensiamo che solo ad agosto abbiamo fatto 38 uscite». Al momento viene portato avanti soltanto il servizio di soccorso, ma le idee per il futuro non mancano. Si vorrebbe avere a disposizione una seconda ambulanza per poter anche realizzare un servizio di trasporto, ma si pensa anche di aderire anche al Servizio civile nazionale. Per intanto da diverso tempo il Sav ha aderito al progetto volontariato vacanza per i residenti nell’ambito della regione Piemonte.
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