Seguici su

Attualità

«In un giorno ho risposto a 189 telefonate: i medici di base stanno facendo i salti mortali»

Pubblicato

il

«In un giorno ho risposto a 189 telefonate: i medici di base stanno facendo i salti mortali». E’ il pensiero di Mauro Terzano, medico di famiglia e conosciuto nell’ambiente sportivo anche come dottore del Borgosesia calcio, oltre a ricoprire il ruolo di consigliere provinciale dell’ordine dei medici.

«In un giorno ho risposto a 189 telefonate: i medici di base stanno facendo i salti mortali»

Terzano vuole dare una risposta alle proteste di tanti cittadini che si lamentano di essere lasciati soli dal medico di base. Un problema che anche alcuni sindaci avevano segnalato, e che Notizia Oggi aveva messo in evidenza con un ampio servizio uscito lunedì 9 novembre.

Dottor Terzano, uno dei problemi sollevati in questa fase della pandemia è legato forse alla comunicazione. Alcuni pazienti si lamentano di non riuscire a contattare il proprio medico di famiglia quando sono a casa e temono di avere sintomi da Covid.

E’ un problema che può esistere, ma non è generalizzato. Ci sono colleghi che escono di casa alla mattina alle 8 e tornano alla sera alle 22 dopo visite e ambulatori. Ma non è di certo perchè qualche medico non risponde al telefono che stiamo andando a rotoli a livello sanitario…

Come funziona la vostra attività in questo periodo?

Gli ambulatori non sono chiusi. E’ logico che regoli l’accesso facendo prenotare le visite evitando così gli assembramenti. Il telefono poi molti, come il sottoscritto, lo tengono acceso giorno e notte. Se qualcuno non si comporta come si deve, allora lo si segnali, ma non è l’intera categoria che deve rimetterci. Ci sono medici professionali e preparati.

LEGGI ANCHE Varallo medici di base anche al pomeriggio nella Casa della salute

Come si è trasformata la sua giornata tipo?

Lunedì ho contato le telefonate: ne ho ricevute 189, la durata media può essere di 30 secondi o un paio di minuti. Poi ci sono i messaggi WhatsApp. Lunedì a conti fatti il mio telefono ha avuto 11 ore di attività. Nel frattempo ho fatto due ambulatori, su appuntamento ho ricevuto 14 persone che sono pochissime rispetto al solito. Ma è vivamente consigliato di organizzare gli appuntamenti per evitare assembramenti. Va ricordato che l’ambulatorio chiuso per Covid è un mancato servizio.

Ma nel caso in cui una persona avverta i sintomi e non trova il proprio medico. Come deve comportarsi?

In questo periodo bisogna avere pazienza e comprensione. Sicuramente nelle mie telefonate il 30 per cento ha chiamato e ha trovato il telefono occupato. Si cerca di fare tutto di fare tutto con la massima professionalità. Adesso oltre a fare i medici dobbiamo affrontare il Covid in tutte le sfaccettature: segnalazione dei positivi, andare a vedere chi è positivo su un portale che magari si blocca, per cui c’è tutta una parte che è andata ad aggiungersi.
Il medico per legge ha orario ambulatorio a cui deve attendere, in quegli orari chiamare. In presenza di mancata risposta ci sono i servizi alternativi. Ma quello che dico sempre è consigliabile di valutare la temperature, i sintomi sospetti. Se manca il fiato, allora prova tea fare gli scalini e vedere se il fiato aumenta. Poi avere un saturimetro in casa è una spesa intelligente da fare che può garantire tranquillità. La persona si mette che vede che satura 97 o 98 per cento può tranquillizzarsi, non è una urgenza. E non allertare il 118 per paura o timore. Dobbiamo imparare anche a conoscerci: monitoriamo la febbre, sentiamo se manca il fiato. Vero è che se dopo diversi tentativi il medico diventa irreperibile lo si dice all’azienda sanitaria che deve farlo intervenire. E’ anche vero che in questo periodo non si può arrivare ovunque.

Altri servizi?

Dalle 20 del venerdì sera alla domenica c’è la guardia medica. Dal punto di vista deontologico il medico ha il dovere di tenere acceso il telefono in questo periodo. E può decidere di attivare la guardia medica o l’Usca (unità speciali di continuità assistenziale). La maggior parte di noi rispondono al telefono anche nel fine settimana, però nel caso in cui venga richiesta la visita a domicilio demandiamo a guardia medica o Usca così il paziente non rimane senza assistenza. Ma posso assicurare che siamo i primi che di fronte a una evenienza chiamiamo il 118.
LEGGI NOTIZIA OGGI DA CASA: IL TUO GIORNALE COMPLETO IN VERSIONE DIGITALE

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *